Il gruppo ha diffuso i risultati definitivi 2018, che evidenziano ricavi sostanzialmente stabili rispetto all’esercizio precedente a 150,6 milioni (-2,4% a parità di area di consolidamento).
A livello di aree geografiche, i risultati migliori sono stati ottenuti in Nord America e in Latam, mentre in Europa si sono registrati tassi di crescita soddisfacenti, grazie al consolidamento dei rapporti con i principali clienti e al contributo della neoacquisita Okida in Turchia.
In Italia invece le vendite hanno registrato un calo a causa del ridimensionamento della produzione di elettrodomestici, mentre Nord Africa e Medio Oriente hanno mostrato segnali di debolezza.
Per quanto riguarda la gestione operativa, la redditività si è confermata su livelli elevati, seppure in diminuzione. L’Ebitda è sceso del 3,2% a 30 milioni, con un’incidenza sul fatturato al 19,9% (-70 punti base), mentre l’Ebit è diminuito del 9,4% a 16,4 milioni, con un ros al 10,9% (-120 punti base).
L’esercizio si è chiuso con un utile netto aumentato del 5,3% a 15,6 milioni, grazie a maggiori utili su cambi principalmente dovuti alla svalutazione della lira turca che hanno compensato l’incremento delle imposte.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 53,5 milioni, in aumento rispetto ai 25,5 milioni principalmente per effetto dell’investimento da 24,1 milioni per acquisire la società turca Okida.
Un’operazione che rappresenta il primo passo verso la realizzazione del Piano Industriale 2018- 2022, in linea con la strategia di ampliamento della gamma di prodotti nella componentistica per elettrodomestici e di acquisizione di competenze nel settore elettronico.
Nel corso del 2018, Sabaf ha inoltre effettuato investimenti organici per 11,5 milioni, finalizzati soprattutto all’aumento della capacità produttiva dei bruciatori speciali, al completamento dell’automazione della produzione dei rubinetti in lega leggera e all’interconnessione degli impianti di produzione con i sistemi gestionali (industria 4.0).
Infine, il consiglio di amministrazione ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a 0,55 euro per azione, in linea all’esercizio precedente.