Smre ha chiuso il 2018 con un fatturato in crescita del 52% a 25,8 milioni grazie allo sviluppo di entrambe le linee di business. Progresso che è proseguito a livello di Ebitda (+42%) ma non dell’Ebit, in deficit per effetto dei maggiori ammortamenti. L’esercizio si è chiuso con una perdita netta dei soci aumentata a 1,3 milioni, che sconta anche il peggioramento della gestione finanziaria e l’assenza di benefici fiscali. Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto sale a 5,1 milioni.
Nel 2018 il fatturato consolidato di Smre è cresciuto del 52% a 25,8 milioni, con un progresso sia nella divisione Automation (+6% a 10,1 milioni) sia nella Smart Mobility (+92% a 15,7 milioni).
Quest’ultima, in particolare, ha beneficiato dell’attività di fornitura di kit e componenti in pre-serie da parte della IET (divisione di Smre specializzata nella e-mobility), più intensa per via del naturale processo di sviluppo delle qualificazioni presso i clienti e del diverso arco temporale di consolidamento di Sistematica.
A livello geografico l’incidenza dei ricavi generati all’estero, pari a 6,9 milioni, scende dal 50 al 27 per cento per effetto del consolidamento di Sistematica, che sviluppa il proprio business prevalentemente in Italia.
Nella gestione operativa, l’Ebitda è cresciuto del 42,2% a 2,5 milioni, con un’incidenza sul fatturato scesa al 9,5% (-70 basis point) per i maggiori costi del personale e il ritardo commerciale della divisione Green Mobility.
L’Ebit ha invece rilevato una perdita di 49mila euro, contro l’utile operativo di 179mila riportato l’anno precedente, scontando un sensibile aumento della voce ammortamenti a causa del pieno consolidamento di Sistematica e degli elevati costi di sviluppo capitalizzati nell’esercizio precedente.
L’esercizio si è dunque chiuso con una perdita netta dei soci in aumento a 1,3 milioni rispetto a 0,6 milioni del 2017.
Una dinamica che riflette, oltre all’andamento della gestione operativa, il peggioramento della gestione finanziaria netta, anche per elevate svalutazioni di attività finanziarie, e l’assenza di benefici fiscali presenti invece nel 2017.
Fattori solo parzialmente compensati dalla riduzione delle perdite della gestione non caratteristica e dalla presenza di proventi non ricorrenti, legati principalmente alla rilevazione di una sopravvenienza attiva relativa alla rivalutazione dell’impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili della controllata Guidonia Energia.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è salito a 5,1 milioni rispetto ai 3 milioni di fine 2017, includendo il sostegno finanziario verso le società collegate, l’assorbimento di liquidità e investimenti in ricerca e sviluppo.
Nel 2019, la divisione Automation, Smre punta al consolidamento e al miglioramento delle procedure interne, alla preparazione e all’allestimento del nuovo stabilimento, all’acquisizione e allo sviluppo di nuovi business (in particolare nell’automazione industriale) e al rafforzamento della squadra commerciale.
La divisione Software & Telematics, alla luce dell’acquisizione del controllo da parte di SolarEdge, è stata razionalizzata per permettere il focus sulle attività vicine ai core business del nuovo gruppo, ovvero mobilità elettrica e smart grids.
Buone prospettive anche per la divisione Green Mobility, grazie agli accordi di sviluppo di nuove piattaforme siglati con primari costruttori di veicoli commerciali e passenger car.