Samsung Electronics ha annunciato che i risultati del primo trimestre 2019 non saranno all’altezza delle aspettative, a causa di una riduzione dei prezzi oltre le attese dei chip di memoria e dei display.
Tuttavia, il colosso coreano ha previsto un miglioramento della domanda e dei prezzi nella seconda metà del 2019, con un progressivo smaltimento delle giacenze di magazzino.
Samsung si allinea così all’outlook espresso nei giorni scorsi dalla statunitense Micron Technology, che ha preannunciato un recupero del settore dei chip nel corso dell’anno.
I prezzi dei “dynamic random-access memory” (DRAM) hanno risentito in parte di un rallentamento degli ordini da parte dei possessori di grandi data center, come Amazon e Alphabet, che hanno accumulato scorte di prodotti inutilizzati, e in parte di una minore domanda da Intel per i personal computer.
La divisione che produce display, invece, sconta soprattutto le vendite inferiori alle attese di iPhone da parte di Apple, per la quale Samsung fornisce schermi, oltre alla concorrenza dei produttori cinesi di monitor e televisori.
Gli analisti prevedevano per Samsung un calo dei ricavi pari al 12% nel primo trimestre e un reddito operativo sostanzialmente dimezzato.
Il titolo del colosso coreano ha chiuso in ribasso dello 0,7% alla borsa di Seoul nella seduta odierna.
Nessun impatto rilevante, invece, per quanto riguarda le azioni del produttore di semiconduttori italo-francese Stm, sostanzialmente invariate e in linea con il mercato dopo circa un’ora di scambi.