Lo strappo rialzista registrato nella seduta dello scorso 14 marzo ha consentito alle quotazioni dei titoli del gruppo attivo nella difesa, nell’aerospazio e nella sicurezza di riprendere con decisione il movimento ascendente avviato nella prima metà di gennaio e di portarsi a ridosso dell’importante resistenza statica posizionata a 10,475 euro.
Il superamento, confermato in chiusura di seduta, di questa barriera potrebbe così consentire ai corsi delle azioni Leonardo di migliorare il quadro grafico di breve periodo (positivo dal precedente neutrale) e di puntare verso la successiva resistenza posta a 10,71 euro. Al di sopra di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Alessandro Profumo potrebbero mettere nel mirino un primo obiettivo rialzista di breve periodo individuabile a 10,98 euro, al di sopra del quale il successivo target è posizionabile a quota 11,19 euro.
L’eventuale cedimento del supporto statico posizionato a 9,966 euro, al contrario, potrebbe favorire una discesa dei corsi delle azioni Leonardo verso il successivo supporto posto a 9,802 euro, al di sotto del quale gli obiettivi ribassisti di breve periodo sono individuabili rispettivamente a 9,536 euro prima e a quota 8,952 euro in seguito.
La performance da inizio anno dei titoli Leonardo è pari al +31% (-22,6% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 15 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 11,72 euro, con un potenziale rialzista del 16,5 per cento.
Prezzo di riferimento: 10,06 euro
+11,2% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 11,19 euro;
+9,1% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 10,98 euro;
+6,5% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 10,71 euro;
+4,1% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 10,475 euro;
-0,9% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 9,966 euro;
-2,6% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 9,802 euro;
-5,2% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 9,536 euro;
-11,0% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 8,952 euro.