UniCredit prosegue nell’azione di de-risking, in linea con gli obiettivi del piano industriale. L’istituto, secondo indiscrezioni di stampa, avrebbe avviato la cessione di tre pacchetti di Npl per un controvalore complessivo di 2,4 miliardi.
Nel dettaglio, il primo portafoglio, denominato Roma, comprenderebbe 1,4 miliardi di crediti non garantiti, il secondo, Matera, 750 milioni di crediti garantiti e infine l’ultimo, Capri, 300 milioni di Npl assistiti da garanzie.
La banca a fine 2018 aveva 38,2 miliardi di crediti deteriorati, pari al 7,7% del totale crediti. Di questi, quelli relativi alla non core bank erano pari a a 18,6 miliardi, mentre il target confermato per fine 2019 è pari a 14,9 miliardi, che implica una riduzione di 3,7 miliardi tra cessioni e gestione.
Intanto oggi a Piazza Affari i titoli della banca guidata da Jean Pierre Mustier segnano un incremento dell’1% a 11,35 euro, contro un rialzo dello 0,4% dell’indice bancario.