UniCredit ha emesso un’obbligazione subordinata Tier2 destinata a investitori istituzionali per un totale di 1,25 miliardi di dollari.
I titoli hanno una scadenza a 15 anni e prevedono la possibilità di un solo richiamo anticipato da parte dell’emittente dopo il decimo anno alla pari, previa autorizzazione da parte dell’autorità di vigilanza.
Il bond paga una cedola fissa in dollari pari al 7,296% all’anno per i primi 10 anni, corrisposta su base semestrale ed equivalente a uno spread in euro pari a 420 punti base sul tasso swap a 10 anni.
Se non richiamate dall’emittente, la cedola verrà rideterminata in base al tasso swap in dollari a 5 anni maggiorato di uno spread pari a 491,4 punti base.
L’emissione consente a UniCredit di accelerare l’esecuzione del piano di funding 2019 ai fini Tlac contribuendo a rafforzare ulteriormente il Total Capital ratio.
La guidance iniziale di 500 punti base sul Treasury americano a 10 anni ha registrato in seguito un miglioramento di 12,5 punti base. Lo spread di emissione finale è stato quindi fissato a T+487,5 punti base.
Il processo di book building ha riscontrato richieste per circa 2,5 miliardi di dollari, con una distribuzione molto granulare in grado raccogliere ordini da oltre 100 investitori globali: 80% Stati Uniti/Canada, 7% Regno Unito, 3% Italia, 3% Francia e 3% Asia.
I titoli sono stati distribuiti a diverse categorie di investitori istituzionali, quali fondi (94%), assicurazioni/fondi pensione (4%) e banche/private banks (2%).
L’obbligazione rientra nell’ambito del Programma Globale MTN USD e, in ragione dello status subordinato, ha i seguenti rating attesi: ‘Ba1’ da parte di Moody’s, ‘BB+’ da parte di Standard & Poor’s e ‘BBB’ da parte di Fitch.
Il taglio minimo dell’obbligazione è di 200.000 dollari e multipli di USD 1.000. La data di regolamento è prevista per il 2 aprile 2019.