Il gruppo ha chiuso il 2018 con un fatturato in aumento del 2,4% a 2,87 miliardi (+3,2% la crescita organica), con le variazioni di perimetro che hanno avuto un effetto positivo di 52,9 milioni mentre l’effetto cambi ha inciso negativamente per 74,3 milioni.
L’Ebitda è cresciuto del 13,6% a 577 milioni, grazie ai miglioramenti ottenuti in Italia, Europa e Russia, che hanno controbilanciato le difficoltà negli Stati Uniti e in Ucraina. L’Ebitda ricorrente ha segnato un -1,4% a 569 milioni.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto in calo del 2,4% a 382 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 891 milioni, in aumento rispetto agli 862,5 milioni di fine anno 2017, dopo investimenti per 444 milioni.
Proposto un dividendo di 12,5 centesimi per azione ordinaria e 14,9 centesimi per azione di risparmio (12 centesimi per azione ordinaria e 20,4 per azione di risparmio nel 2017).