Clabo nel 2018 ha mostrato un incremento con un fatturato consolidato in crescita del 18,4% a 53 milioni, che raggiungono i 55 milioni retrodatando al 1° gennaio 2018 gli effetti dell’acquisizione di Howard McCray.
Il progresso del giro d’affari riflette in progresso delle vendite nette a 44,4 milioni (8%), di cui circa il 68% realizzato all’estero con Usa & Canada ed Europa a rappresentare i primi mercati dopo l’Italia.
Nella gestione operativa l’Ebitda adjusted, ante oneri non ricorrenti, è aumentato del 21,5% a 6,1 milioni con un’incidenza sul fatturato dell’11,5% (+30 basis point), mentre l’Ebit adjusted ha mostrato un incremento del 31% a 2,7 milioni, con un margine del 5,2% (+50 basis point), nonostante maggiori ammortamenti.
Come detto, il dato esclude l’impatto di oneri non ricorrenti, pari a 1,3 milioni nel 2018 e 283 milioni nel 2017.
Le componenti straordinarie nello scorso esercizio hanno riguardato l’esborso di 0,7 milioni connesso all’acquisizione del 51% dell’americana Howard McCray, incentivi all’esodo per 0,2 milioni per il piano di riduzione dell’organico della sede di Jesi e 0,4 milioni per accantonamenti e svalutazioni straordinarie relative principalmente all’alluvione del magazzino prodotti finiti di Jesi.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto più che dimezzato a 215mila euro per effetto, oltre che del sopracitato aumento degli oneri straordinari, dell’aumento del tax rate. Sostanzialmente invariata invece la gestione finanziaria.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è salito a 23,9 milioni rispetto ai 19 milioni di fine 2017. Un aumento che è ascrivibile all’aumento del CCN e agli investimenti effettuati, in particolare in M&A, R&D e acquisto di nuovi macchinari, impianti e software.
Nei primi due mesi del 2019 i ricavi netti sono aumentati del 35% a 7,9 milioni, con un parallelo incremento del 51% del portafoglio ordini a 10,2 milioni (+14,4% a parità di perimetro 2018).
Un progresso che ha beneficiato anche dell’introduzione della nuova vetrina Nine, che ha generato ordinativi per oltre 600mila euro nei primi 45 giorni di commercializzazione.
Inoltre, nell’anno Clabo proseguirà nei progetti di consolidamento dell’intregrazione con le consociate Qingdao Clabo Easy Best e Howard McCray, ricercando sinergie sia tecnico-produttive che commerciali.
Sono inoltre a regime gli impianti di lavorazione di alluminio e del legno, dalla cui efficienza la società si attende un contributo alla marginalità.
Infine, nell’anno verrà dedicata la massima attenzione alla riduzione dello stock di magazzino e all’aumento della generazione di cassa.
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