Exor ha archiviato il 2018 con un utile netto di 1.347 milioni (-3,2% rispetto all’anno precedente).
Il Nav per azione e il Nav totale, al 31 dicembre, sono scesi rispettivamente a 82,33 dollari (-13,6% rispetto a fine 2017) e a 19.740 milioni di dollari (-14,1% rispetto al 31 dicembre 2017).
Gli utili derivanti dalle partecipazioni valutate a patrimonio netto si sono attestati a 1.438 milioni (un valore in linea con il 2017), grazie principalmente al contributo di 1.046 milioni (+2,7% a/a) da parte di Fca e di 314 milioni (110 milioni nel 2017) da Cnh Industrial (la società segnala che Cnh ha beneficiato di un impatto positivo da modifiche del piano healthcare a seguito di un giudizio favorevole della Corte Suprema degli Usa).
La holding torinese ha registrato invece una perdita dalla partecipazione in PartnerRe per 105 milioni (+168 milioni nel 2017), influenzato dalle catastrofi naturali dell’esercizio, e da quella in Juventus per 35 milioni di euro (+9 milioni nel 2017). The Economist, infine, ha apportato un lieve contributo positivo di 37 milioni (+19 milioni nel 2017).
L’esercizio ha chiuso in utile per 1.347 milioni, in flessione di 45 milioni rispetto al 2017 per via di effetti negativi per 110 milioni, in parte controbilanciati da un calo delle svalutazioni di 65 milioni.
Al 31 dicembre, la posizione finanziaria netta della holding risulta negativa per 3.255 milioni, aumentata di 91 milioni rispetto a fine 2017, quando era pari a 3.164 milioni. La variazione negativa è attribuibile a minori vendite di asset (325 milioni), minori dividendi dagli investimenti (84 milioni), acquisto azioni proprie (62 milioni); fattori parzialmente bilanciati da piccoli investimenti (23 milioni) e altri cambi (97 milioni).
Il cda ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,43 euro (0,35 euro del 2017), record degli ultimi dieci anni. Il dividendo, se approvato, sarà posto in pagamento il 26 giugno 2018 con stacco cedola il 24 giugno e record date il 25 giugno.
La holding, nel comunicato, ha evidenziato il peso delle controllate sul Gross Asset Value. Nel dettaglio, PartrnerRe, controllata al 100% da Exor, è la controllata che pesa di più sul portafoglio (32,2%), seguita da Fca (27,55%), Ferrari (18,5%), Cnh Industrial (13,9%), Juventus (3,3%) e The Economist (1,7%).