Fca – Estende linea di credito da 6,25 mld. Per S&P calo dell’Ebitda con dazi Usa

Mentre si susseguono le ipotesi su possibili operazioni di M&A, Fca lavora sul debito ed estende al 2024 una linea di credito revolving da 6,25 miliardi, originariamente sottoscritta nel giugno 2015.

La società ha annunciato ieri di aver sottoscritto tale emendamento con un gruppo di ventisei banche, mettendo a disposizione le risorse necessarie per le generali esigenze aziendali e per i fabbisogni legati al capitale di funzionamento del gruppo.

La linea è suddivisa in due tranches da 3,125 miliardi, di cui una della durata di 37 mesi, con due opzioni di estensione per un ulteriore anno e per ulteriori 11 mesi, e l’altra della durata di 60 mesi.

Intanto S&P ha avvisato sui possibili effetti negativi di un aumento dei dazi al 25% sul settore auto europeo da parte dell’amministrazione Trump. In caso di un incremento delle tariffe, l’agenzia americana stima per il 2019 un calo del 15% dell’Ebitda adjusted aggregato di sei gruppi automobilistici europei, tra cui Volkswagen, Fca, Daimler, Bmw, Volvo e Jaguar Land Rover.

Secondo S&P, si potrebbe avere un impatto negativo sugli utili che potrebbe portare a un’eventuale revisione del rating di alcuni carmaker.

In particolare, per quanto riguarda Fca l’agenzia stima, nonostante il gruppo produca in Nord America il 55% dei veicoli venduti in Usa, un potenziale taglio dell’Ebitda del 20% dovuto al fatto che la catena del valore di alcuni modelli a marchio Jeep è per la maggior parte fuori dall’area Nafta.