Il Cda della società, attiva nel settore degli accessori per l’occhialeria e il life style a marchio Fedon, ha approvato il progetto di bilancio 2018. L’esercizio si è chiuso con risultati economici condizionati da due fattori, quali l’andamento degli ordinativi del settore ottico, che rappresenta il core business del gruppo e l’evoluzione negativa della divisione Pelletteria, già oggetto di uno scorporo a fine 2017 e, in seguito, di una profonda ristrutturazione e revisione della strategia di sviluppo.
I ricavi sono diminuiti del 2,4% a 65,8 milioni. Una dinamica riconducibile alle minori vendite del Wholesale ottico (-14,7% a 6,4 milioni) e del business Pelletteria (-27,2% a 6,1 milioni). In controtendenza, invece, le vendite ai Fabbricanti di ottica, salite del 3,4% a 53,3 milioni.
L’Ebitda diventa negativo per 0,4 milioni, a fronte di un valore positivo di 2,2 milioni nel 2017, a causa della riduzione del fatturato e dell’aumento dei costi di esercizio per circa 400mila euro.
L’Ebit evidenzia un defict aumentato del 45,6% a 4,7 milioni, nonostante ammortamenti scesi del 10,4% a 1,8 milioni e accantonamenti e svalutazioni per 2,5 milioni, di cui 2,1 milioni riferiti a costi di ristrutturazione straordinari per la riorganizzazione del gruppo che ha portato ad una significativa riduzione degli organici.
Al netto di suddetti costi straordinari, l’Ebit sarebbe sempre negativo ma pari a 2,6 milioni.
Poco più che dimezzati gli oneri finanziari netti a 0,5 milioni (-52%) per le differenze sui cambi.
Il risultato netto è negativo per circa 5 milioni, a fronte di una perdita di 4 milioni nel 2017.
Al 31 dicembre 2018 l’indebitamento finanziario netto è salito a 9,1 milioni dai precedenti 7,3 milioni di fine 2017.
La riorganizzazione del gruppo, effettuata nel corso del 2018, proseguirà anche nel 2019 e porterà una riduzione dei costi mirata a recuperare un profilo economico più sostenibile.