Il gruppo ha chiuso il 2018 con risultati sostanzialmente in linea alle attese, evidenziando un incremento del fatturato dell’8% a 634 milioni. Crescita double digit per i margini operativi, grazie all’aumento dei volumi e al contenimento dei costi. L’utile netto è aumentato di oltre il 50% a 93 milioni, beneficiando anche degli effetti positivi dell’accordo sul patent box. Proposto un dividendo raddoppiato a 0,18 euro.
Technogym ha presentato ieri a mercati chiusi i risultati 2018, che evidenziano un incremento dei ricavi dell’8% a 634 milioni (+9,7% a cambi costanti) grazie in particolare alla crescita double digit in Nord America (+17,3% a 77,3 milioni) e in area Apac (+16,4% a 101,9 milioni).
Positivo anche il contributo dell’Europa con una performance superiore al mercato (+9,2% a 324,9 milioni) e dell’Italia (+15,5% a 63,8 milioni). In calo invece l’area Meia (-14,2% a 45,4 milioni), a causa della congiuntura economica negativa, dello slittamento di alcuni ordini al 2019 e dell’andamento negativo del canale distributori, e il Latam (-25,6% a 20,8 milioni), che ha risentito soprattutto alla crisi economica in Brasile.
A livello di gestione operativa, l’Ebitda adjusted è aumentato del 12,1% a 134,4 milioni con una marginalità al 21,2% (+80 punti base), beneficiando dell’incremento dei volumi e della razionalizzazione delle attività industriali che ha inciso positivamente sui costi diretti di produzione.
Il dato è stato rettificato per 3 milioni di oneri non ricorrenti riconducibili alla sostituzione del sistema ERP aziendale che ha impattato le attività di programmazione della produzione e le attività di logistica distributiva.
L’Ebit ha segnato un +17,3% a 106,9 milioni con un’incidenza sul fatturato al 16,8% (+130 punti base), anche grazie a minori ammortamenti e accantonamenti.
L’esercizio si è chiuso con un balzo dell’utile netto del 52,6% a 93 milioni beneficiando, oltre che della buona performance operativa, degli effetti dell’accordo sul patent box con un contributo di 15 milioni, che ha abbassato il tax rate dal 28,7% al 13 per cento.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è risultato pari a 35 milioni, in diminuzione rispetto ai 41,3 milioni al 31 dicembre 2017 nonostante la presenza di una dinamica non ricorrente del capitale circolante legata alla sostituzione del sistema informativo ERP.
Per il 2019, Technogym prevede una crescita della top line in area mid to high single digit a livello organico, escludendo operazioni di M&A su brand o fitness company ma aprendo ad acquisizioni su tecnologie e brevetti.
Infine, il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre un dividendo di 0,18 euro per azione, raddoppiato rispetto all’esercizio precedente e pari a un payout ratio del 39%, di cui il 30% a titolo ordinario e il 9% straordinario.