Ubi ha siglato con i sindacati un ulteriore accordo che disciplina la fase del piano di esodi volontari correlato agli efficientamenti e alle sinergie definiti nell’ambito del piano industriale 2019/20, aggiornato con l’acquisizione delle tre banche avvenuta nel maggio 2017.
L’Intesa riguarda l’accoglimento di ulteriori 215 domande di ingresso al Fondo di Solidarietà di settore già presentate in occasione del precedente piano di esodi, attivato con l’accordo del 26 ottobre 2017, che aveva registrato richieste di adesione volontaria all’esodo superiori a quelle ammesse e finalizzate nella prima fase di attuazione del piano medesimo.
Inoltre, è stata prevista, anche a fronte delle recenti novità normative in materia pensionistica, la possibilità di uscita per ulteriori 80 risorse.
L’uscita di tali risorse è prevista già a partire dal mese di maggio 2019 e i relativi oneri, pari a circa 64 milioni lordi, saranno contabilizzati nei risultati nel primo trimestre 2019.
Le conseguenti sinergie di costo sono stimate in 19 milioni annui a partire dal 2019.
Prosegue, inoltre, il ricambio generazionale correlato all’iniziativa di esodo, che consentirà, a sostegno anche dell’occupazione giovanile, l’ingresso di circa 100 nuove risorse entro il 2020.
L’accordo rappresenta un’ulteriore fase del processo di razionalizzazione degli organici del gruppo, che proseguirà in linea con le previsioni del piano industriale.