L’IVASS, l’autorità di vigilanza sulle assicurazioni, ha acceso un faro sul rinnovo del cda di Cattolica, all’ordine del giorno dell’assemblea di metà aprile.
Secondo quanto riporta la stampa, l’authority, in data 5 marzo, ha inviato una lettera in cui ha fornito specifiche raccomandazioni sulla composizione del nuovo board.
Nello specifico, l’IVASS ha chiesto in primo luogo di ampliare la presenza di profili con specifiche competenze, con particolare riferimento a quelli con competenze attuariali e tecnologiche (anche alla luce della strategia prevista nel piano industriale al 2020). Ha poi raccomandato che sia presente un numero adeguato di consiglieri indipendenti e infine che si tenga conto del numero di mandati già svolti e del requisito anagrafico per determinare un effettivo ricambio anche generazionale.
Il board uscente ha depositato la lista lo scorso 22 marzo. Tra i 17 nominativi inseriti, ben 8 sono stati confermati (a partire dal presidente Paolo Bedoni).
Inoltre, scorrendo i curriculum dei candidati, emerge che nessuno presenta un elevato standing in termini di competenze tecnologiche, mentre per le competenze attuariali è stato inserito il nome di Rosella Giacometti.
Infine, l’età media è scesa solo di poco (da 60,3 anni a 58 anni) e la durata media dei mandati è passata da 2,4 a 1,8.
Nel complesso, quindi, sembrerebbe che nella definizione della lista non si sia tenuto del tutto conto delle indicazioni della Vigilanza,
Tuttavia, Cattolica nell’ultimo anno ha portato a termine un enorme cambiamento con il passaggio al sistema monistico e la riduzione degli amministratori da 23 a 17 e forse un ulteriore trasformazione richiederebbe più tempo.
Bisognerà ora vedere cosa fare l’authority dopo l’elezione del nuovo consiglio di amministrazione.
Intorno alle 10:00 a Piazza Affari il titolo è pressoché invariato (-0,1% a 8,53 euro), un andamento in linea con l’indice di settore (sulla parità).