Gruppo Green Power – Importanti benefici dal contenimento dei costi

Gruppo Green Power ha come obiettivo il consolidamento della propria posizione ampliando la gamma di servizi offerti per salvaguardare l’ambiente attraverso l’ottimizzazione del risparmio energetico di famiglie, enti pubblici ed imprese. Il gruppo ha archiviato l’esercizio 2018 con ricavi in calo del 4% ma con un Ebitda e un Ebit tornati positivi rispettivamente a 1,8 milioni e a 694mila euro dai precedenti deficit di 315mila euro e 2 milioni. Un risultato riconducibile al processo di efficientamento della struttura con dinamiche che hanno consentito al gruppo il ritorno all’utile.    

Il Gruppo Green Power opera in Italia nel settore delle energie rinnovabili prevalentemente nella commercializzazione di servizi e prodotti per la vendita e installazione chiavi in mano di impianti fotovoltaici, accumulatori di energia, sistemi ibridi di riscaldamento, pompe di calore per ACS e di soluzioni e prodotti per l’efficientamento energetico e la mobilità sostenibile per il segmento domestico e B2B.

Obiettivo di GGP è il miglioramento della vita delle persone grazie a soluzioni e prodotti innovativi per il risparmio energetico e lo sviluppo sostenibile. Il lavoro è focalizzato sull’offerta di soluzioni adeguate alle esigenze, tecnologie all’avanguardia, assistenza completa, trasparenza e convenienza.

Il gruppo si lascia alla spalle un 2018 con ricavi diminuiti del 4% a 16,5 milioni a cui ha fatto seguito però un Ebitda e un Ebit tornati positivi rispettivamente a 1,8 milioni e a 694mila euro dai precedenti deficit di 315mila euro e 2 milioni. Dinamiche che hanno determinato il ritorno all’utile pari a 259mila euro.

Il processo di sviluppo non prescinde dall’efficientamento dei costi e dalla crescita per linee esterne con operazioni rilevanti come quella portata a termine nel settembre 2017 con l’acquisizione del 48% di Masdar Energy, società marocchina che si occupa di efficientamento energetico, controllata, per il restante 52%, da Marita Group, holding marocchina. Masdar Energy ha sottoscritto un accordo con S.I.E, Société d’Investissements Energétiques, società a controllo pubblico che si occupa di investimenti energetici, per l’avvio di un progetto pilota per l’efficientamento energetico del sistema carcerario, in Marocco. 

Nella stessa direzione, a partire da quest’anno, entra a far parte del gruppo la società Green Energy Group, attiva nella vendita, progettazione e installazione di soluzioni per l’efficientamento domestico. L’acquisizione della partecipazione è stata fatta a valore nominale, per € 1.002 

Il Conto Economico 

I conti del 2018 mostrano ricavi consolidati in calo del 4% a 16,5 milioni. Ricavi realizzati principalmente sul mercato nazionale del B2C, con progetti di efficientamento energetico che godono di incentivazioni fiscali.

L’Ebitda, comprensivo di proventi straordinari netti per 415mila euro (-443mila euro nel 2017), si è attestato a 1,8 milioni, in forte miglioramento rispetto al deficit di 315mila euro del 2017. Una dinamica che ha beneficiato dell’azione di contenimento dei costi fissi e dell’attività di riorganizzazione iniziata nel 2016, che ha portato a una riduzione dell’organico e un contenimento dei costi generali di struttura.

Analogo l’andamento dell’Ebit attestatosi a 694mila euro, che si confronta con il precedente deficit di 2 milioni, grazie anche ai minori ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni effettuati nel periodo (-34,5% a 1,1 milioni).

Tali dinamiche si sono riflesse sul risultato netto, tornato positivo per 259mila euro dal precedente deficit di 2,1 milioni.

Nel 2017 il gruppo aveva realizzato ricavi pari a 17,2 milioni, in aumento del 6,9% rispetto ai 16 milioni del 2016, incremento ottenuto principalmente dal mercato nazionale del B2C.

L’Ebitda era negativo per 315mila euro, rispetto al precedente valore positivo di 30mila euro, mentre l’Ebit aveva peggiorato il proprio deficit a 2 milioni dai precedenti 1,3 milioni, scontando ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni aumentati del 30,6% a 1,6 milioni.

L’esercizio 2017 si era così chiuso con una perdita netta dei soci a 2,1 milioni, aumentata del 74,4 per cento.

Breakdown Ricavi

Dalla ripartizione dei ricavi per categoria di attività si rileva che nel 2018 la contrazione del fatturato complessivo (-4%) è attribuibile principalmente al calo registrato dal business impianti pompe di calore (-86,1% a 0,4 milioni), il cui peso è diminuito al 2,5% dal 17,6% di fine 2017.

Andamento negativo anche per i ricavi rivenienti dalle vendite di impianti di accumulazione elettrica e fotovoltaici, diminuiti rispettivamente del 35,6% e del 24 per cento.

Balzo invece dei ricavi derivanti dalla vendita altri prodotti e servizi, saliti a 4,5 milioni dai precedenti 0,7 milioni e relativi alla fornitura di materiali, installazione degli impianti, servizi post-vendita e attività di customer care eseguiti da GGP in virtù di contratti di partnership con altre società del settore.

Dinamica positiva infine anche per i ricavi conseguiti nella vendita degli impianti termodinamici e dei grandi impianti, rispettivamente quasi triplicati e più che raddoppiati a 1,9 milioni e a 0,7 milioni.

Lo Stato Patrimoniale

Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è attestato nel 2018 a 608mila euro, in calo di 1,8 milioni rispetto a fine 2017. Una dinamica riconducibile alla definizione ed estinzione integrale del debito di Gruppo Green Power nei confronti del sistema bancario, con conseguente cancellazione di tutte le segnalazioni presenti presso la centrale rischi interbancaria nei tempi previsti dalla normativa e prassi bancaria.

Ratio

Dall’analisi dei principali ratio sono visibili i primi segnali di miglioramento con il ritorno all’utile nel 2018 e un forte calo dell’indebitamento finanziario netto.

Dagli indicatori di Borsa si rileva un ritorno del P/BV sui livelli di fine 2016 riconducibile a un forte calo della capitalizzazione di mercato e in presenza di un patrimonio netto rimasto sostanzialmente stabile.

In calo anche l’EV/Sales, tornato sotto l’unità.

Outlook

Il management segnala che la riorganizzazione della struttura ha abbassato e reso più flessibili i costi che la società sostiene, con benefici in termini di margine operativo.

Inoltre, l’integrale estinzione del debito di Gruppo Green Power nei confronti del sistema bancario, con conseguente cancellazione di tutte le segnalazioni presenti presso la centrale rischi interbancaria nei tempi previsti dalla normativa e prassi bancaria, sarà la base di partenza per iniziare nuovi dialoghi con gli istituti finanziari, volti a supportare le politiche di crescita.

In questa ottica, il gruppo riporta poi che sta valutando delle opportunità di crescita per linee esterne, con l’analisi di alcune società target attive sia nello stesso ambito della controllante, che in settori diversi, con possibili diversificazioni del business.

Punti di forza

Organizzazione della rete vendita: Gruppo Green Power è specializzato nella creazione, sviluppo e gestione di reti commerciali. Grazie a un efficiente sistema di contact center e a una rete vendita diffusa su tutto il territorio italiano, è in grado di presidiare in modo efficace il segmento domestico.

Efficienza del modello operativo e commerciale integrato: la formula commerciale “chiavi in mano” prevede che il gruppo si occupi di tutti i servizi connessi alla vendita dell’impianto. Servizi quali la predisposizione della pratica finanziaria per l’ottenimento del finanziamento da parte del cliente, lo svolgimento di tutti gli adempimenti amministrativi per l’ottenimento delle autorizzazioni all’installazione e delle agevolazioni fiscali, la progettazione, l’installazione e l’assistenza post – vendita.

Forte presenza a livello territoriale, in particolare nelle regioni del Nord e del Centro Italia. 

Punti di debolezza

Ritardi nell’iter autorizzativo: lo svolgimento dell’attività è soggetta all’ottenimento di autorizzazioni e di permessi rilasciati dalle competenti autorità sia nazionali sia locali. Tali richieste possono essere rigettate dalle stesse per numerose ragioni o essere approvate con ritardi, anche significativi, rispetto alle tempistiche previste.

Variazioni climatiche: lo svolgimento di alcune attività può essere influenzato dalle variazioni climatiche. In particolare l’installazione degli impianti fotovoltaici e termodinamici potrebbe risentire di eventi atmosferici, tali da causare ritardi e/o sospensioni nella realizzazione degli impianti stessi.

Opportunità

Crescita del mercato delle rinnovabili: il settore delle energie da fonti rinnovabili è in continua crescita e presenta elevate potenzialità di sviluppo sia in Italia che all’estero.

Minacce

Aumento della concorrenza: l’eventuale rafforzamento degli attuali concorrenti e l’ingresso di nuovi operatori nel mercato in cui opera Gruppo Green Power possono determinare un acuirsi della concorrenza, con possibili effetti negativi sull’attività e sulle prospettive di crescita nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del gruppo stesso.

Evoluzione del quadro normativo: l’adozione di norme più sfavorevoli  in materia di detrazioni fiscali o che  impongono ulteriori adempimenti nella fase di costruzione e realizzazione degli impianti, potrebbe incidere negativamente sull’attività del gruppo.

Analisi tecnica

Positivo l’andamento di Gruppo Green Power nell’anno corrente. Le quotazioni del titolo, dopo un impetuoso movimento discendente che ha portato le quotazioni da 7 a 1,5 euro, hanno trovato la forza di stabilizzare sui livelli indicati per poi avviare una sequenza di massimi e minimi crescente che ha riportato le quotazioni verso 2,30 euro, massimo degli ultimi sette mesi.

Un movimento accompagnato anche dal Macd che si riavvicina al punto dello zero, area divisoria rispetto ad uno scenario positivo di medio termine.

Tecnicamente la tendenza positiva nel breve termine è attesa ad ulteriori indicazioni di forza, per avallare un movimento di pull-back che abbia valore anche nel medio periodo. Il superamento consolidato di 2,40 euro potrebbe essere interpretato come un’indicazione di forza in grado supportare tale scenario mentre i segnali di negatività potrebbero essere ricondotti al cedimento del minimo assoluto a 1,35 euro.