La Commissione consiliare regionale, istituita ad hoc per valutare il miglior percorso di valorizzazione del gruppo CVA (Compagnia Valdostana delle Acque), operatore specializzato nelle fonti rinnovabili indirettamente da Regione Autonoma Valle d’Aosta tramite la finanziaria Finaosta, avrebbe trovato un’intesa di base che prevede la quotazione dell’utility valdostana.
L’idea, a quanto si legge da fonti di stampa, sarebbe quella di collocare sul mercato una quota intorno al 30% con l’obiettivo di raccogliere una intorno ai 350 milioni, che saranno dedicati a investimenti sul territorio.
Si ricorda che l’utility guidata da Enrico De Girolamo a inizio mese aveva ricevuto da Iren un’offerta non vincolante per la creazione di una Jv nell’idroelettrico e nel rinnovabile. Le valutazioni erano comprese tra 800 milioni e 1,2 miliardi.
A valle delle ultime notizie pertanto Iren potrebbe vedere sfumare la partnership con CVA, in considerazione anche del fatto che l’utility valdostana aveva già intrapreso il processo di quotazione durante il 2017-2018.
Nel frattempo, in questi giorni, CVA ha siglato con Be Charge, operatore integrato per la mobilità elettrica, un accordo che prevede nell’arco di due anni la realizzazione sul territorio valdostano di almeno 250 infrastrutture di ricarica e la sperimentazione di progetti innovativi di Vehicle to Grid (V2G), che renderanno l’utilizzo diffuso delle auto elettriche ancor più conveniente nel prossimo futuro.