Analisi tecnica – Recordati: fase correttiva ancora in corso

Dopo aver raggiunto nel corso della seduta del 20 marzo scorso il nuovo massimo del 2019 a 37,86 euro, le quotazioni dei titoli del gruppo farmaceutico hanno avviato un deciso movimento ribassista, fermandosi sul supporto statico posizionato a 34,33 euro.

Un movimento che ha riportato i corsi delle azioni Recordati all’interno del canale ascendente di medio periodo e che, tuttavia, potrebbe proseguire fino al successivo supporto individuabile a 33,53 euro dato che quest’ultimo livello sembra essere in grado di attrarre le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Andrea Recordati e da Flemming Ornskov, tenendo conto del transito della parete inferiore del sopracitato canale ascendente e della media mobile a 50 sedute. L’eventuale cedimento di questo supporto statico e dinamico potrebbe così rappresentare per i corsi delle azioni Recordati un segnale decisamente negativo dato che il deterioramento del quadro grafico di medio periodo (a neutrale dal precedente positivo), potrebbe favorire una discesa fino a 32,50 euro prima e a quota 31,48 euro in seguito.

Lo scenario negativo appena delineato per le quotazioni dei titoli del gruppo milanese potrebbe essere accantonato, invece, nel caso di superamento (confermato in chiusura di seduta) di una prima resistenza statica posizionata a 35 euro. In questo caso, la minore pressione dei venditori potrebbe consentire un allungo dei corsi delle azioni Recordati verso la successiva barriera posizionata a 35,87 euro, al di sopra della quale gli obiettivi rialzisti di breve periodo sono posizionabili a 36,32 euro prima e quota 37,20 euro in seguito,.

La performance da inizio anno dei titoli Recordati è pari al +15,1% (-18,3% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 9 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 35,39 euro, con un potenziale rialzista dell’1,5 per cento.

Prezzo di riferimento: 34,85 euro

 

+6,7% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 37,20 euro;

+4,2% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 36,32 euro;

+2,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 35,87 euro;

+0,4% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 35,00 euro;

-1,5% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 34,33 euro;

-3,8% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 33,53 euro;

-6,7% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 32,50 euro;

-9,7% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 31,48 euro.