Nel 2018 il gruppo ha riportato un fatturato pari a 50,3 milioni, in forte crescita rispetto ai 10,1 milioni del 2017. Un balzo determinato da licenze e concessioni. Il piano industriale 2017-2020 indicava per il 2018 ricavi a 51,7 milioni.
L’andamento del giro d’affari si è riflesso a livello di margini operativi, con l’Ebitda balzato a 42,3 milioni dai precedenti 6,7 milioni e ben al di sopra dei 26,6 milioni indicati nel suddetto business plan.
L’Ebit è aumentato a 39,6 milioni dai precedenti 6,4 milioni, nonostante ammortamenti e svalutazioni saliti a 2,6 milioni dai 296mila euro del 2017.
L’utile ante imposte si è fissato a 9,6 milioni in aumento del 48,9%, pur scontando nel periodo in esame un valore negativo di 29,8 milioni relativo all’adeguamento del valore delle partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto. Tali partecipazioni riguardano le società di scopo (New.Co. in joint venture con rispettivi leader di settore) costituite nel corso dell’esercizio per sviluppare il mercato dei prodotti finiti e delle specialità.
Tutto ciò si è riflesso a livello di ultima riga di conto economico che ha riportato un utile netto più che raddoppiato a 11,9 milioni, beneficiando anche di un recupero di imposta di 2,3 milioni.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è fissato a 23 milioni, a fronte di una liquidità netta di 24 milioni a fine 2017, dopo gli importanti investimenti realizzati in coerenza con l’implementazione dei piani di medio-lungo termine. Si segnala che il piano industriale si attendeva per fine 2018 una generazione di cassa di 6,6 milioni.
La società riporta che l’ingresso nelle società di scopo dei leader internazionali nei diversi settori di espansione di Bio-on, dai fertilizzanti al tabacco, passando dalla cosmetica fino all’elettronica organica e al packaging alimentare, favorirà la crescita e l’affermazione sul mercato di nuovi prodotti esclusivi, pensati e realizzati con la bio-plastica di Bio-on.
Una strategia, quella delle società di scopo, che consentirà di aumentare gli introiti di ricavi ricorrenti per il gruppo bolognese grazie alla generazione di running royalties perpetue che, in aggiunta agli incassi previsti dall’attività di concessione licenze e di vendita di prodotto (di cui 13 milioni già incassati nel primo trimestre 2019), garantiranno il ritorno economico degli investimenti attuali confermato già dal 2019.