Nel 2018 Bomi ha realizzato un valore della produzione pari a 126,1 milioni, in progresso del 6,9% su base annua. A parità di cambi, tale aggregato è pari a 136,4 milioni, con una crescita del 15,7% così ripartita: +5,6% di crescita interna +10,1% riconducibile all’ingresso della società De Salute, acquistata da Bomi nel gennaio 2018, e di Farma Logistica, rilevata nel luglio 2018. Il valore della produzione è inoltre superiore di circa il 2,7% rispetto a quanto previsto dal business plan 2018 –2020 approvato il 22 gennaio 2018.
L’Ebitda si è attestato a 12,1 milioni in aumento del 7%; a cambi costanti sarebbe stato pari a 13,6 milioni, risultando in crescita del 20,6 per cento. Si segnala che l’aggregato è sostanzialmente in linea (-0,6%) rispetto a quanto previsto da Piano.
L’Ebit è stato pari a 4,7 milioni (-15,6%) e, al netto di oneri straordinari, si è fissato a 6,5 milioni (-4,3%), in presenza di ammortamenti e svalutazioni aumentati del 23,9 per cento. A parità dei cambi l’Ebit è pari a 5,7 milioni, in aumento dell’1,8 per cento.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto di competenza dei soci di 1,7 milioni, in calo del 16,9 per cento. A parità di cambi, l’ultima riga del conto economico è aumentata dell’8,4% a 2,3 milioni.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 35,2 milioni, in aumento di 9,7 milioni rispetto a fine 2017. Una dinamica in cui si saldano principalmente 4,7 milioni derivanti dall’aumento di capitale, assorbiti per 11,9 milioni da operazioni di M&A (acquisizione di De Salute, Farma Logistica, nuovo magazzino e minoranze nelle controllate in Colombia ed Olanda) e per 6,8 milioni dalla manutenzione delle sedi operative.
Nei prossimi mesi proseguirà l’impegno del gruppo in termini di ottimizzazione e di consolidamento delle strutture con l’obiettivo di un continuo miglioramento della marginalità.
Inoltre continuerà il focus commerciale orientato al consolidamento della piattaforma logistica portato avanti in Europa e nel Sud America, con l’obiettivo di acquisire i principali clienti con una logica multi paese e continentale.
Infine si ricorda che lo scorso 1° marzo ArchiMed, fondo paneuropeo di private equity specializzato nel settore sanitario, ha promosso un’offerta pubblica di acquisto totalitaria sulla capogruppo Bomi Italia.