Il Cda di CSP International ha approvato il nuovo Piano Industriale 2019-2023, che rispetto al precedente, evidenzia più moderate prospettive di crescita organica e di profittabilità nel breve e medio termine alla luce del mutato scenario di riferimento, caratterizzato da stagnazione dei consumi, forte contrazione dei mercati di riferimento e fattori climatici.
Il nuovo Piano verterà sulle seguenti linee guida strategiche:
- espansione internazionale dei brand e dei relativi business;
- razionalizzazione ed efficientamento delle divisioni produttive;
- new concept store per i brand alto di gamma (Luna di Seta, Oroblù e Perofil);
- investimenti in ricerca e sviluppo con focus su ecosostenibilità;
- investimenti in marketing con focus su vendite online, social network, comunicazione digitale;
- nuove collezioni orientate alle categorie merceologiche in tendenza.
La crescita organica non potrà prescindere da possibili crescite e nuove partnership per linee esterne che non sono riflesse nel Piano.
Il Cda ha anche approvato i risultati dell’impairment test, evidenziando la necessità di procedere ad una svalutazione dell’attivo immobilizzato immateriale della capogruppo (principalmente costituito da valore residuo dei marchi, disavanzi di fusione e avviamento) per 9,6 milioni. Tale svalutazione non impatta sui flussi di cassa e non modifica le priorità strategiche del Piano.
Infine, il board ha anche esaminato i dati consolidati preliminari dell’esercizio 2018, che evidenziano ricavi netti in calo del 6,8% a 111,6 milioni (119,8 milioni restated nel 2017).
L’Ebitda scende a 2,6 milioni dai 6,3 milioni dell’esercizio precedente.
Il risultato prima delle imposte adjusted, al netto delle sopracitate svalutazioni per impartment di 9,6 milioni, è negativo per 0,9 milioni, a fronte di un utile di 2,5 milioni nel 2017.
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2018 la liquidità finanziaria netta ammonta a 6 milioni (cassa per 5,6 milioni a fine 2017).