Grifal ha presentato il nuovo piano industriale 2019-2020, al fine di recepire le indicazioni positive del mercato nella richiesta di imballaggi ecocompatibili.
Il gruppo ha infatti deciso di anticipare l’upgrade delle linee di produzione di cArtù, in modo tale da triplicare la velocità di produzione e ridurre di circa un terzo il costo delle materie integrate.
Si tratta di un upgrade necessario per rispondere con adeguati volumi di produzione alle nuove richieste dei grandi utilizzatori di imballi, in particolare nei settori dei piccoli elettrodomestici e del bianco.
Inoltre, il miglioramento dell’efficienza nella produzione di cArtù consentirà di proporre i prodotti di Grifal non solo come soluzione d’imballo per il cliente finale ma anche come materiale commodity per i produttori di scatole, ampliando significativamente il mercato potenziale e semplificando la proposta commerciale.
Questo upgrade ha comportato una revisione al ribasso dei target 2019 originariamente presentati al mercato in sede di IPO causata da un rallentamento nell’apertura dei due siti produttivi del “Network Grifal”, originariamente prevista per il 2019, che dovranno disporre sin da subito delle linee di produzione di nuova generazione.
La scelta di concentrarsi sullo sviluppo della tecnologia di produzione impatterà dunque sul valore della produzione, atteso a 22,2 milioni nel 2019 con ricavi dalle vendite pari a 19,65 milioni.
L’Ebitda è invece stimato a circa 3 milioni, con un margine del 15,2% (+250 basis point), mentre l’Ebit è previsto a 1,2 milioni con un ros del 6,1% (+280 basis point).
Nel 2020, invece, il valore della produzione è atteso a 24,5 milioni (Cagr 2018-2020E del 18,7%), l’Ebitda a 3,6 milioni (Cagr del 27,8%) e l’Ebit a 1,6 milioni (Cagr del 47,9%).
Da lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto dovrebbe aumentare dea 5,4 milioni dello scorso 31 dicembre a 7,7 milioni a fine 2020, riflettendo in misura equilibrata la crescita di investimenti e fatturato.
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