L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) ha approvato i criteri di regolazione tariffarie per il servizio di trasporto e misurazione del gas naturale per il quinto periodo di regolazione (2020-2023).
Tra i principali aspetti si segnala che l’Arera ha confermato la durata del periodo regolatorio di quattro anni (2020-2023).
L’Autorità intende confermare i principi generali attualmente in vigore per il riconoscimento del costo del capitale e dei costi operativi, introducendo alcuni elementi volti a favorire la transizione verso logiche di riconoscimento dei costi basate sulla spesa totale (totex), come ad esempio “un maggior coordinamento tra la regolazione tariffaria e le valutazioni dei Piani decennali di sviluppo della rete di trasporto, l’avvio di una specifica attività di monitoraggio degli investimenti e sperimentazioni di incentivi all’efficientamento delle spese di investimento”.
L’Arera ha confermato l’attuale valore del beta unlevered a 0,364 e, di conseguenza, un valore del WACC regolato pari a 5,7% per gli anni 2020 e 2021.
E’ stato confermato il riconoscimento dei lavori in corso nel valore del capitale investito netto ai fini regolatori (Regulatory Asset Base – RAB) e remunerati con una formula modificata del WACC che presuppone che tali lavori siano finanziati principalmente con il ricorso al debito, il che porta a un WACC riconosciuto al 5,3 per cento.
Per quanto riguarda gli incentivi allo sviluppo, l’Autorità punta a introdurre il meccanismo di incentivi basato sui risultati. Tuttavia per quanto riguarda gli investimenti nel periodo 2020-2022, il meccanismo basato sui fattori di produzione è stato confermato.
Per beneficiare dell’incentivo, fissato all’1,5% per 10 anni (rispetto ad una media di 12 anni e ad una remunerazione aggiuntiva dell’1% proposta nell’ultimo documento di consultazione), l’Arera ha stabilito una pre-condizione da soddisfare, che vede il rapporto benefici/costi superiore a 1,5.
Infine, per determinare il valore delle spese operative per il 2020, l’Autorità prenderà come riferimento i costi effettivi registrati nell’ultimo bilancio certificato (2017).