Net Insurance cerca di fare chiarezza sui 26,6 milioni di valore massimo di titoli di Stato italiani che sarebbero stati sottratti ai portafogli delle compagnie controllate, che lo scorso anno sono state oggetto della business combination con Archimede per dare vita alla prima compagnia danni italiana di Insurtech.
Intanto a Piazza Affari i titoli di Net Insurance, dopo il calo di ieri del 16% in scia alla notizia, oggi rimbalzano leggermente. Alle ore 9:30 le azioni della compagnia quotata all’Aim evidenziano un rialzo del 1,6% a 3,84 euro.
La questione dei titoli mancanti ora passa nelle mani delle autorità competenti, l’IVASS, e non si esclude anche la Procura della Repubblica.
Secondo le prime notizie trapelate da fonti vicine al gruppo e riportate dalla stampa, la scomparsa dei titoli potrebbe essere legata a una frode compiuta da un soggetto esterno alla compagnia ma che avrebbe avuto accesso ai titoli. L’ammontare complessivo massimo potenziale dell’insussistenza è “pari a 26,6 milioni di euro, al lordo dell’effetto fiscale e di qualsivoglia recupero legale”.
La compagnia, in una nota, ha tuttavia sottolineato che “il margine di solvibilità di gruppo rimane comunque in linea con i requisiti regolamentari”.
Secondo quanto riportato dalla stampa, l’impatto sui titoli in Borsa, in caso di mancato recupero delle somme, sarebbe attorno agli 1,2 euro. Nella seduta di ieri le azioni hanno lasciato sul terreno circa 75 centesimi, chiudendo al prezzo di 3,78 euro.
In questo scenario, l’amministratore delegato della compagnia, Andrea Battista, ha voluto dare un segno di fiducia nella compagnia e nel progetto industriale acquistando 6.000 azioni sul mercato per un controvalore di 23.668 euro.
“Intendo testimoniare in maniera concreta la mia perdurante e immutata fiducia nel successo del nostro progetto”, ha affermato Battista.