Utility (-0,7%) – Acquisti su Hera (+0,5%) ai massimi da oltre dieci anni

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso in flessione dello 0,7%, facendo peggio dell’indice Ftse Mib (+1,1%) e dell’indice europeo Euro Stoxx 600 Utilities (-0,3%).

Tra le Big, ha fatto meglio Hera (+0,5%). Nella giornata borsistica ha raggiunto i 3,27 euro, una performance che segna un nuovo massimo rispetto alle quotazioni degli ultimi dieci anni, avvicinandosi al massimo assoluto a 3,43 dell’aprile 2007.

In flessione Snam (-0,4%) che ha avviato la sperimentazione dell’immissione di una miscela di idrogeno al 5% in volume e gas naturale nella rete di trasporto gas italiana. La sperimentazione, prima di questo genere in Europa, ha luogo in provincia di Salerno, e prevede la fornitura di H2NG (miscela di idrogeno e gas) a due imprese industriali della zona, per circa un mese.

L’idrogeno avrà un ruolo cruciale nel garantire il raggiungimento degli obiettivi europei e globali di decarbonizzazione al 2050. La combustione dell’idrogeno, infatti, non genera emissioni di anidride carbonica.

L’Arera ha approvato i criteri di regolazione tariffarie per il servizio di trasporto e misurazione del gas naturale per il quinto periodo di regolazione (2020-2023). Tra gli aspetti principali si ricordano la conferma della durata del periodo regolatorio di quattro anni (2020-2023), l’attuale valore del beta unlevered a 0,364 e, di conseguenza, il valore del WACC regolato a 5,7% per gli anni 2020 e 2021.

Inoltre per gli incentivi allo sviluppo, l’Autorità punta a introdurre il meccanismo di incentivi basato sui risultati. Per beneficiare dell’incentivo, fissato all’1,5% per 10 anni, l’Arera ha stabilito una pre-condizione da soddisfare, che vede il rapporto benefici/costi superiore a 1,5.

In coda Italgas, che cede l’1,3 per cento.

Deboli le Mid, poco sopra la parità Acea ed Erg, entrambe a +0,2 per cento. In coda Falck Renewables che lascia sul terreno il 2,3 per cento.

Tra le Small, acquisti su TerniEnergia (+0,9%). A fine febbraio il gruppo riporta un indebitamento finanziario netto pari a 61,3 milioni, in lieve calo rispetto ai 61,6 milioni del mese precedente.

In flessione Seri Industrial (-0,6%). A fine febbraio il gruppo riporta un indebitamento finanziario netto pari a 48,8 milioni, aumentato rispetto ai 42,4 milioni del mese precedente.

Si segnala che il mese di aprile è partito con una media dei prezzi elettrici sul mercato all’ingrosso in Italia pari a 58,7 €/MWh, in aumento del 18,8% rispetto ad aprile del 2018 e dell’11,1% rispetto a marzo 2019.

Infine si ricorda che nel primo giorno di quotazione del mese di aprile le quotazioni del gas naturale presso il Punto di scambio virtuale (Psv) si sono mossi intorno a 17,6 €/MWh, cioè il 16% in meno rispetto allo stesso periodo del 2018, e il 10,2% in meno rispetto a inizio marzo 2019.