Comer Industries (AIM) – Il Ceo Matteo Storchi: “cresceremo anche nel 2019”

Il bilancio 2018 approvato venerdì 29 marzo dal Cda di Comer Industries presenta una crescita a due cifre del fatturato (+10,8% a 379 milioni) ed una ancora maggiore dell’Ebitda (+28,9% a 38,4 milioni), mentre la solidità patrimoniale è testimoniata da un rapporto debiti netti/Ebitda nettamente inferiore a uno.

Dimensione oggi migliorata ulteriormente poiché i 30 milioni di debiti esistenti a fine 2018 sono stati azzerati in quanto il percorso di quotazione ha portato ad una raccolta analoga e cioè esattamente di 30 milioni.

Struttura grazie la quale mettere in atto senza affanni quella politica di sviluppo che il gruppo persegue da sempre, ma che ora potrà essere approcciata ed accelerata anche sul fronte esogeno con acquisizioni mirate, accrescitive di valore e compatibili/sostenibili anche sotto il profilo patrimoniale/reddituale.

Ma torniamo ai conti del 2018 per ricordare che le performance conseguite a livello di ricavi ed Ebitda hanno permesso al gruppo guidato da Matteo Storchi di centrare in anticipo sui tempi anche una redditività a doppia cifra, dimostrando una capacità di execution apprezzata dal mercato.

È opportuno ricordare al riguardo che la società emiliana è approdata al listino lo scorso 13 marzo ed in questi 13 giorni in Borsa ha sovra-performato l’indice ed il settore cumulando un progresso del 30 per cento. Il valore di mercato è così salito a 260 milioni, consolidando ulteriormente il ruolo di “società industriale” con la maggior capitalizzazione all’AIM.

Risultati di non poco conto, così come quelli approvati dal cda venerdì che permettono al Ceo Storchi di affermare: “Siamo soddisfatti perché in un mercato in crescita stiamo crescendo più dei settori in cui operiamo. E questo grazie anche alla nostra capacità di sviluppare e produrre soluzioni in grado di soddisfare i clienti. Soluzioni rese possibili grazie anche alla centralità che per noi riveste l’attività di Ricerca e Sviluppo”.

La forte attenzione riservata alla ricerca di efficienza, prosegue il capo azienda, “ci ha infatti permesso di centrare le attese ed anche superarle. I risultati sono in linea con il piano iniziato nel 2017, che prevedevano incremento medio di fatturato del 10% all’anno, mentre sull’Ebitda abbiamo superato i target poiché abbiamo raggiunto con un anno di anticipo una redditività a doppia cifra e siamo stati in grado di generare circa 20 milioni di cassa.

Il 2018 è stato quindi un anno di soddisfazione, ma decisamente impegnativo e nel quale abbiamo avuto modo di dimostrare la capacità di execution dello staff che affianca Storchi al vertice del gruppo.

E l’esercizio in corso non dovrebbe essere da meno. Lo scenario di mercato per il 2019, come sottolinea il Ceo di Comer Industries, “non è previsto in crescita, ma noi pensiamo di chiudere l’anno in linea con la chiusura del primo trimestre e cioè con un progresso del 5% nei ricavi ed una performance superiore nell’Ebitda. Dovemmo quindi confermare lo sviluppo della redditività anche in questo esercizio non proprio semplice. Il tutto, chiaramente, se non si verificheranno eventi straordinari ad oggi non ipotizzabili”.

È doveroso infine ricordare che il consiglio ha proposto un dividendo unitario di 0,6 euro e che tale dimensione, conclude Storchi, “rappresenta un rendimento del 4,5% circa sul valore attuale delle azioni. Un segnale di fiducia a chi ha scelto di investire nel nostro progetto di crescita”.