Circa 2mila imprese e un fatturato di oltre 11 miliardi, pari all’8% del giro d’affari nazionale del food & beverage. Sono solo alcuni dei numeri che emergono dall’Industry Book 2019, uno studio condotto annualmente da UniCredit su tendenze, dinamiche competitive e prospettive di sviluppo e crescita del comparto vitivinicolo italiano.
Numeri importanti emergono inoltre sul fronte dei volumi con una produzione complessiva di 50,4 milioni di hl, in progresso del 10,5% rispetto all’anno precedente, consentendo all’Italia di confermarsi, per il quarto anno consecutivo, il primo produttore mondiale di vino, con un contributo di circa il 17% dalla produzione globale.
Dal report si rileva poi che l’intero comparto è caratterizzato da una elevata propensione all’export, con un ricavi per 6,2 miliardi realizzati sui mercati esteri, pari al 54% del fatturato totale (51% nel 2017).
Degna di nota la propensione all’export nei segmenti dei vini DOP/IGP e degli spumanti, con picchi rispettivamente del 58% e del 63 per cento.
L’Industry Book 2019 riporta inoltre che, con 523 prodotti certificati, l’Italia detiene il primato mondiale dei vini certificati IG (DOP e IGP) e che registra una continua espansione della superficie dedicata alla coltivazione biologica della vite, con un’area che ha superato i 100mila ettari (Dato 2017 – Fonte SINAB), il 16% del territorio nazionale.
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