Analisi tecnica – Telecom Italia: i supporti e le resistenze chiave da monitorare nel breve periodo

Dalla seconda metà di febbraio le quotazioni dei titoli del gruppo telefonico italiano stanno effettuando un ampio movimento laterale tra la resistenza statica posizionata a 0,573 euro e il supporto, sempre statico, a quota 0,516 euro. Un movimento che, comunque, è riuscito a svilupparsi al di sopra della trendline rialzista di medio periodo (attualmente in transito in area 0,535 euro) e che è iniziato lo scorso 23 gennaio sul minimo storico a 0,433 euro.

Il trend rialzista di medio periodo ancora in corso potrebbe così proseguire nel caso di breakout della media mobile a 200 sedute, attualmente in transito a 0,548 euro, dato che in questo scenario positivo per i corsi delle azioni Telecom Italia ci potrebbero essere margini di apprezzamento fino alla successiva resistenza posizionabile a 0,56 euro. L’eventuale superamento di quest’ultima barriera potrebbe poi permettere alle quotazioni dei titoli dell’ex-incumbent del settore tlc in Italia di puntare con decisione verso il sopracitato massimo relativo intraday a quota 0,573 euro, al di sopra del quale l’obiettivo rialzista di breve periodo è individuabile a 0,588 euro.

Una chiusura di seduta al di sotto del sopracitato supporto dinamico passante in area 0,535 euro, al contrario, potrebbe spingere rapidamente  i corsi delle azioni Telecom Italia verso il successivo supporto individuabile a 0,524 euro, al di sotto del quale il successivo livello da monitorare è individuabile a quota 0,516 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo importante livello, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Luigi Gubitosi potrebbero dirigersi verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a0,500 euro, al di sotto del quale il successivo target è a quota 0,491 euro.

La performance da inizio anno dei titoli Telecom Italia è pari al +10,7% (-32,9% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 23 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 0,61 euro, con un potenziale rialzista del 14 per cento.

Prezzo di riferimento: 0,535 euro

 

+10,% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 0,588 euro;

+7,1% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 0,573 euro;

+4,6% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 0,560 euro;

+2,4% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 0,548 euro;

-2,0% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 0,524 euro;

-3,6% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 0,516 euro;

-6,5% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 0,50 euro;

-8,2% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 0,491 euro.