Giovanni Bossi, che a breve non ricoprirà più il ruolo di Ad di Banca Ifis, di cui è anche socio con una quota del 3,4%, deciderà nei prossimi mesi se mantenere la partecipazione o venderla.
”A oggi sono azionista ma in futuro valuterò cosa fare a seconda delle aspettative che avrò sull’andamento del titolo”, ha dichiarato Bossi alla stampa a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio.
“In questo istituto ho investito molti soldi e molto lavoro, soprattutto. Il mio investimento risale a 20-25 anni fa: è il mio patrimonio e da qui in avanti lo gestirò come fa ognuno con i propri soldi”, ha aggiunto il manager.
In merito alla banca, Bossi ha voluto rimarcare che “è solida e molto ben patrimonializzata. Ha un Cet1 del 13,5% e il Total Capital ratio attorno al 18,5%”. È messa bene: liquida, redditizia e parecchio più grande di quando ho iniziato io a guidarla”.
In merito al fatto che l’azionista di maggioranza, la holding La Scogliera, di non ricandidarlo, il manager ha fatto presente che “fa parte delle cose che a un manager possono accadere”.