Eni ha reso noto che il consiglio di amministrazione proporrà nella prossima assemblea dei soci l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie per un periodo di 18 mesi.
La proposta ha riguarda l’acquisto di massime 67 milioni di azioni proprie, pari a circa l’1,84% del capitale per un potenziale esborso di 1.200 milioni.
Il piano industriale 2019-2022 prevede infatti l’avvio di un programma di buyback quadriennale, con un ammontare iniziale di 400 milioni nel 2019.
Attualmente Eni detiene azioni proprie pari a circa lo 0,91% del capitale. La società proporrà all’assemblea l’annullamento delle azioni proprie acquistate fino alla data di convocazione, senza che l’annullamento venga realizzato con la riduzione del capitale sociale in quanto le azioni sono prime di valore nominale.
Infine, il CdA ha approvato una potenziale emissione di uno o più prestiti obbligazionari da collocare presso investitori professionali, per un ammontare complessivo non superiore a 2 miliardi di dollari, da emettere entro il 31 dicembre 2020.
La delibera ha il fine di finanziare i futuri fabbisogni, ampliare la base degli investitori e proseguire l’attività di ribilanciamento della composizione valutaria del portafoglio obbligazionario.