Anima – Raccolta netta negativa di 151 mln (ex ramo I) a marzo

Il gruppo Anima ha registrato a marzo una raccolta netta negativa di 151 milioni escluse le deleghe assicurative di ramo I, che a loro volta hanno evidenziato lievi deflussi netti 55 milioni.

Riguardo ai singoli comparti, nel mese in esame il gruppo Anima ha riportato riscatti netti pari a 232 milioni per i fondi aperti e flussi netti positivi per 82 milioni nelle gestioni individuali ex ramo I.

Nei primi tre mesi dell’anno, Anima ha registrato flussi positivi netti, escludendo le gestioni individuali di ramo I, per 8 milioni (+700 milioni del corrispondente periodo del 2018), mentre le gestioni individuali di ramo I hanno registrato flussi netti negativi per 95 milioni (riscatti netti per 98 milioni del periodo gennaio-marzo 2018).

Per quanto riguarda i singoli comparti, la raccolta netta dei fondi aperti da inizio anno risulta negativa per 193 milioni (+478 milioni nello stesso periodo del 2018), mentre quella generata dalle gestioni individuali ex ramo I è ammontata a 201 milioni (+222 milioni nel periodo di confronto).

Il totale delle masse gestite a fine marzo si attesta a 178 miliardi (+2,7% rispetto a fine 2018), di cui 86 miliardi derivano dalle gestioni assicurative individuali di ramo I.

La crescita del totale delle masse ha beneficiato della performance ponderata netta positiva dei fondi comuni, che da inizio anno hanno registrato un +4 per cento.

Marco Carreri, Ad di Anima Holding, ha commentato: “Il primo trimestre fotografa l’andamento a due vie per la raccolta in questo inizio di anno: da un lato un segmento istituzionale positivo e dall’altro un retail ancora negativo a causa di un atteggiamento più cauto da parte di collocatori e clienti dopo un 2018 difficile”.

“Guardando al prosieguo dell’anno – prosegue Carreru – siamo fiduciosi di vedere un progressivo miglioramento grazie alla ripresa della fiducia degli investitori retail, visto anche il buon andamento dei mercati, e all’apporto positivo della componente istituzionale.”

“Per questo confermiamo di aspettarci un dato di raccolta positivo per il 2019 fra 1 e 1,2 miliardi”, ha concluso Carreri.