Il Cda di Fullsix ha approvato una nuova relazione finanziaria annuale per il 2018, modificando il criterio utilizzato nell’adozione del test impairment ai sensi del principio contabile IAS 36.
L’organo esecutivo ha deciso di mettere a disposizione un documento aggiornato in un’ottica di maggiore prudenza.
Nel periodo in esame i ricavi netti si sono attestati a 9,5 milioni, in calo del 34,6% rispetto al precedente esercizio.
A livello di gestione operativa, l’Ebitda, negativo per 0,8 milioni, peggiora rispetto al deficit di 47mila euro del 2017. L’Ebit evidenzia un deficit di 4 milioni, contro un rosso di 1,1 milioni nel 2017.
Il conto economico si è chiuso con una perdita netta di competenza del gruppo di 5,5 milioni (-58,4% a/a)
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2018 l’indebitamento finanziario netto si attesta a 5,5 milioni, in calo di 0,7 milioni rispetto a 6,2 milioni di fine 2017.
Ricordiamo che la chiusura di questo bilancio 2018 segna un passaggio significativo nella riconfigurazione e nelle prospettive strategiche del Gruppo FullSix. Il piano di riorganizzazione del Gruppo, che ha portato alla cessione di asset non più strategici, è stato sostanzialmente attuato. Gli accantonamenti e le svalutazioni, in massima parte collegati agli asset ceduti, determinano, in modo sostanziale, i risultati di periodo. Questo ha evidentemente richiesto un apporto finanziario e patrimoniale, che l’attuale socio di maggioranza OH S.p.A. ha valutato ed effettuato, anche in misura superiore a quanto originariamente preventivato.
Il Piano Industriale 2019-2021 si propone di assicurare, attraverso operazioni straordinarie di aggregazione da attuarsi nel corso dell’esercizio 2019, sinergie industriali e finanziarie che possano determinare un significativo aumento del volume di attività, con conseguente ottimizzazione dell’assetto economico strutturale del Gruppo.