Nella prima settimana di aprile il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in rialzo del 15%, sovraperformando nettamente l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+3,3%) e il Ftse Mib (+2,2%).
Nell’ottava il focus si è concentrato prevalentemente sulle trattative commerciali Usa-Cina, sulla Brexit e sui dati macro, in particolare quelli sopra le attese su Cina ed Europa e quelli in chiaroscuro sul mercato del lavoro statunitense. Sul fronte del commercio è sempre più vicino un accordo fra le due superpotenze, con i presidenti Trump e Xi Jinping che potrebbero incontrarsi nel giro di un mese, mentre nel Regno Unito il premier Theresa May è alla ricerca di un accordo con l’opposizione e ha chiesto all’UE una proroga per l’uscita dall’Unione.
Tornando al settore tecnologico di piazza Affari, nei cinque giorni la big cap Stm avanza del 18,2%, beneficiando in parte dei numeri sulla crescita cinese e recuperando le perdite della settimana precedente scaturite dal profit warning di Infineon. Da segnalare inoltre che Samsung ha annunciato un calo degli utili operativi pari al 60% nel primo trimestre 2019.
La tlc Telecom Italia invece chiude in calo del 3,2%, dopo i rialzi della settimana precedente innescati dalla mancata richiesta, da parte di Vivendi, di revoca di cinque consiglieri nominati da Elliott nell’assemblea del 29 marzo. Intanto sono cambiati i vertici della controllata Tim Brasil.
Le mid cap Reply e Sesa archiviano l’ottava poco mosse, rispettivamente a -0,5% e -0,1 per cento.
Fra le società a capitalizzazione inferiore vola Digital Bros (+17,1%), seguita da Piteco (+11,1%), su cui Cfo Sim ha alzato il target price da 6,2 a 7,2 euro, confermando il “buy”.
Denaro su Retelit (+4,5%), con l’avvio del programma di acquisti di azioni della società da parte della controllata e-via.
Bene anche Tinexta (+4,8%) che ha siglato un nuovo finanziamento da 50 milioni ed Esprinet (+3,%) dopo i risultati 2018.
Debole Tiscali (-6,3%) dopo la diffusione dei risultati 2018. Poco mosse Wiit (-0,4%) passata sul segmento Star e Tas (+0,6%) che ha ceduto a B2PT dell’intera partecipazione detenuta nella società di diritto serbo Bassilichi CEE, pari all’80% del capitale di Bassilichi.