Analisi tecnica – Leonardo: respinto il primo attacco alla resistenza a 10,60 euro

Il mancato superamento della barriera posizionata a 10,60 euro e la minaccia di dazi doganali da parte dell’amministrazione statunitense su alcuni prodotti realizzati nell’Unione europea ha decisamente aumentato la pressione ribassista sulle quotazioni dei titoli del gruppo attivo nella difesa, nell’aerospazio e nella sicurezza che sono così ritornate a testare nel pomeriggio di oggi il supporto statico posto a 10,20 euro.

Il cedimento, confermato in chiusura di seduta, di questo livello potrebbe poi favorire un’ulteriore discesa dei corsi Leonardo fino al successivo supporto individuabile a 9,966 euro, al di sotto del quale gli obiettivi ribassisti di breve periodo sono individuabili a 9,802 euro prima e a quota 9,536 euro in seguito.

La ripresa del trend rialzista di medio periodo per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Alessandro Profumo sembra, invece, essere subordinata al superamento della sopracitata resistenza statica posizionata a 10,60 euro dato che in questo scenario positivo si potrebbe ipotizzare un allungo verso la successiva resistenza a 10,77 euro. Al di sopra di questo livello i corsi delle azioni Leonardo potrebbero poi mettere nel mirino un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 10,98 euro, al di sopra del quale il successivo target è individuabile a quota 11,19 euro.

La performance da inizio anno dei titoli Leonardo è pari al +34,1% (-22,6% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 17 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 11,71 euro, con un potenziale rialzista del 13,7 per cento.

Prezzo di riferimento: 10,30 euro

 

+8,6% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 11,19 euro;

+6,6% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 10,98 euro;

+4,6% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 10,77 euro;

+2,9% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 10,60 euro;

 

-1,0% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 10,20 euro;

-3,2% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 9,966 euro;

-4,8% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 9,802 euro;

-7,4% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 9,536 euro.