A tre settimane dall’assemblea straordinaria di Enel Americas, convocata il prossimo 30 aprile per deliberare un aumento di capitale fino a 3,5 miliardi di dollari Usa, emergono altri dettagli dalle carte che Enel Americas ha inviato alla Svs, la Consob cilena.
Tra le novità c’è la possibilità che 2,65 miliardi di dollari raccolti con l’aumento di capitale e destinati a rimborsare il debito infragruppo contratto per l’acquisizione di Elettropaulo (ora Enel Distribuicao Sao Paulo) vengano corrisposti alla controllata Enel Brasil sotto forma di un’ulteriore ricapitalizzazione, a valle di quella di Enel Americas.
Gli altri 850 milioni di dollari andranno alla ristrutturazione del passivo dei fondi pensione di Elettropaulo e a sanare contenziosi a carico delle società di distribuzione controllate dal gruppo in Brasile. Si tratta di poste accantonate nei bilanci per circa 600 milioni di dollari.
A sostegno dell’operazione si sono espressi S&P Global Ratings, Fitch, Moody’s e la società sudamericana di rating Feller.Rate, definendola «credit positive» e ricordando che la capogruppo Enel si attende dagli asset in America latina un contributo crescente all’Ebitda consolidato, dall’attuale 19% al 24% previsto per il 2021.
Enel Americas, intanto, sta per staccare alla capogruppo Enel un dividendo sull’utile 2018 di 250 milioni di dollari.
Inoltre, dopo l’approvazione dell’assemblea, Enel Americas potrebbe attivarsi per avviare operazioni di fusione e acquisto di minoranze, con un investimento fino a 2 miliardi di dollari e potenziali acquisizioni nel settore elettrico tra Argentina, Brasile, Colombia e Perù, settore attualmente in fermento.
Infatti, due società cilene, Chilquinta e Aguas Antofagasta, avvieranno quest’anno il processo di vendita, con una valutazione di circa 1 miliardo di dollari ciascuna. Nel caso della società di distribuzione Chilquinta, che fa capo al gruppo Usa Sempra, gli advisor Lazard e Bofa Merrill Lynch si sarebbero già messi in moto e nella lista dei gruppi interessati figurerebbe anche Enel.