Generali ha dato avvio alle interlocuzioni con le autorità preposte al fine di rafforzare il capitale e la liquidità al livello di holding, uno dei pilastri del piano industriale al 2021.
Secondo quanto riporta la stampa, l’obiettivo è mettere al centro di tutto la capogruppo come gestore della liquidità per sostenere il business delle controllate.
Si tratta di un iter dalle tempistiche lunghe e con diverse fasi e, proprio per questo, è stato avviato il dialogo con le autorità competenti, tra cui l’IVASS.
Le questioni fondamentali sono sostanzialmente tre. In primis, bisogna quantificare il capitale in eccesso e la liquidità a disposizione di tutte le società del gruppo.
In seguito devono essere stabiliti degli standard per quanto riguarda il Solvency II, fissando praticamente una soglia superiore oltre la quale non è significativo condurre l’indicatore. Vanno anche individuati un limite inferiore oltrepassato il quale la holding deve dare avvio ai necessari controlli e un altro in base al quale la capogruppo deve intervenire per ripristinare la solidità patrimoniale.
Inoltre, bisognerà analizzare l’efficienza e la redditività degli investimenti di capitale posti in essere dalle società del gruppo, allo scopo di capire le necessità del business esistente e, nel caso, di quello futuro.
L’operazione riguarderà sicuramente l’Italia e la Germania, due dei Paesi core in cui opera il Leone di Trieste.
Intorno alle 11:15 a Piazza Affari il titolo segna un rialzo dello 0,4% a 16,76 euro, un andamento perfettamente in linea con l’indice di settore.