Intesa Sanpaolo si appresta a restituire alla liquidazione coatta amministrativa delle ex Venete 780 milioni di crediti lordi, il cui valore netto corrisponde a 612 milioni.
Il pacchetto, come si legge nel bilancio 2018 dell’istituto di credito, fa parte di quei 4 miliardi di crediti definiti “high risk” rilevati da Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca per i quali il contratto di cessione prevede, in caso si trasformino in sofferenze o inadempienze probabili, la facoltà di trasferimento alla liquidazione, affidata alla Sga, che gestisce i crediti deteriorati delle ex venete.
La procedura prevede, una volta che Intesa Sanpaolo abbia individuato le posizioni che si sono effettivamente deteriorate, una serie di verifiche e un decreto del Tesoro che attivi la garanzia prevista dal contratto, provvedimento che è arrivato nei giorni scorsi.
L’istituto guidato da Carlo Messina avrà tempo fino al 2020 di monitorare la restante parte degli originari 4 miliardi di crediti “high risk” per procedere poi a una loro eventuale restituzione.
Intanto a Piazza Affari i titoli segnano un leggero rialzo dello 0,3% a 2,2 euro, in linea con l’andamento dell’indice Ftse Italia Banche che guadagna lo 0,2 per cento.