L’Antitrust ha effettuato una segnalazione a Poste Italiane in merito alla campagna pubblicitaria effettuata tra il 6 luglio 2018 e l’8 ottobre 2018 e denominata “Buoni e libretti – Buono a sapersi” per promuovere i buoni fruttiferi e i libretti di risparmio postali emessi da Cdp e collocati dal gruppo romano.
Per l’Authority negli spot non veniva reso chiaro che gli interessi per i buoni venivano riconosciuti solo passato un primo periodo di tempo e che gli oneri fiscali potevano incidere sul rendimento effettivo degli importi investiti e sul mantenimento del capitale impegnato.
Nello specifico, Poste Italiane ha preso l’impegno, dopo una trattativa con l’Antitrust, a farsi carico dell’imposta di bollo e della ritenuta fiscale sugli interessi dovute sui buoni e sui libretti sottoscritti da 300 mila-1,1 milioni di clienti.
In apertura di contrattazioni a Piazza Affari il titolo segna un moderato rialzo dello 0,4% a 8,96 euro, un andamento in linea con l’indice di settore (+0,1%).