Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, ha escluso in un’intervista al Ft che la banca, una delle maggiori per capitalizzazione del Vecchio Continente, possa essere coinvolta nell’attesa tornata di aggregazioni tra i principali istituti europei.
Le voci di possibili trattative tra i maggiori player che si sono riaccese il “la” lanciato dai colloqui tra Deutsche Bank e Commerzbank.
“Non penso che Intesa Sanpaolo entrerà nel processo di consolidamento europeo”, ha affermato il Ceo della principale banca tricolore al quotidiano britannico, aggiungendo che secondo gli analisti le “sinergie di una fusione internazionale sarebbero molto limitate”.
Messina ha precisato che l’istituto resterà concentrato nel raggiungimento dei propri target di crescita interna in termini di ricavi, utili e dividendi.
Il numero uno del gruppo ha inoltre puntualizzato che l’obiettivo immediato più importante del gruppo sia la riduzione degli Utp (Unlikely to pay), dopo il forte taglio delle sofferenze realizzato negli ultimi anni.
A tale fine Intesa Sanpaolo è in trattative con Prelios per la cessione di un pacchetto di inadempienze probabili a condizioni che non rappresentino un costo per gli azionisti.
Il Ceo, nell’intervista, ha inoltre sostenuto che i target eccessivamente esigenti della Bce sulla riduzione dei crediti deteriorati siano “un errore anche dal punto di vista sociale”.
Intanto intorno alle 12:10 a Piazza Affari i titoli salgono dello 0,2% a 2,22 euro, in controtendenza rispetto al settore, leggermente negativo.