UniCredit ha reso noto di avere ricevuto dalla Commissione Europea alcuni rilievi su presunte violazioni della normativa antitrust in relazione a titoli di Stato europei commesse in passato, per le quali rischia una multa il cui ammontare al momento non è determinato.
La banca ha infatti comunicato di avere recentemente provveduto a depositare una richiesta di supplemento al proprio documento di registrazione e al prospetto di base relativo al programma di emissione di certificati di investimento che è stato approvato in data odierna dalla Consob.
Su richiesta della Consob, l’istituto fa sapere che, nell’ambito del supplemento in questione, è inclusa la seguente informativa relativa ai rischi connessi a un procedimento in corso promosso dalla Commissione Europea:
“In data 31 gennaio 2019, UniCredit ha ricevuto uno Statement of Objections dalla Commissione Europea nell’ambito di un’investigazione della Commissione Europea riguardante presunte violazioni della normativa antitrust in relazione a titoli di Stato europei.
L’investigazione si riferisce ad alcuni periodi compresi tra il 2007 e il 2012, e comprende presunte attività da parte di una delle controllate di UniCredit, per una frazione di questo periodo.
Lo Statement of Objections non pregiudica l’esito del procedimento; qualora la Commissione dovesse concludere che vi è sufficiente evidenza di una violazione della normativa, potrà adottare una decisione che proibisca la condotta in esame e che imponga il pagamento di una sanzione per un ammontare massimo del 10% del fatturato annuo mondiale della società.
UniCredit ha avuto accesso a tutti gli elementi del fascicolo della Commissione Europea a partire dal 15 febbraio 2019.
In seguito all’analisi del fascicolo, la banca non considera più remoto, ma possibile, sebbene non probabile, un esborso di cassa volto al pagamento di una potenziale sanzione in conseguenza dell’esito del procedimento.
Sulla base delle informazioni attualmente a disposizione, non risulta possibile quantificare in maniera attendibile l’importo di una eventuale sanzione alla data del presente supplemento.
La scadenza per la presentazione da parte di UniCredit di una risposta alle obiezioni sollevate è fissata al 29 aprile, salvo possibili proroghe la cui concessione rimane a discrezione della Commissione.
In seguito alla risposta allo Statement of Objections, la Commissione Europea potrà concedere alle parti un’apposita audizione. Allo stato attuale non è possibile stabilire se e quando avrà luogo un’audizione. Non esistono termini legali che impongono alla Commissione di concludere le indagini antitrust entro scadenze prestabilite”.