Le notizie sulle sanzioni UE penalizzano UniCredit a Piazza Affari, dove intorno alle 10:30 perde il 2% a 11,5 euro.
La vicenda si riferisce a presunte violazioni della normativa antitrust in relazione a titoli di Stato europei. Si tratta di attività svolte da controllate della banca negli anni compresi tra il 2007 e il 2012, quindi prima dell’arrivo di Jean Pierre Mustier alla guida del gruppo.
L’eventuale massimo possibile della multa potrebbe arrivare al 10% dei ricavi mondiali della banca. Quindi, se si prende come riferimento il bilancio 2018, potrebbe raggiungere un massimo di 1,9 miliardi, cifra che rappresenta circa il 7% dell’attuale capitalizzazione dell’istituto, pari a 25,9 miliardi.
Tuttavia, dato che l’attività in questione rappresenta una cifra ridotta del margine di intermediazione, la multa, in caso venisse confermata, potrebbe essere decisamente inferiore. Ma al momento neppure la banca è in grado di stimare l’ammontare.
E neppure se la multa sarà comminata, dato che l’istituto, dopo l’esame dei più recenti documenti, “non considera più remoto, ma possibile, sebbene non probabile, un esborso”.
La scadenza per la presentazione da parte di UniCredit di una risposta alle obiezioni sollevate è fissata al 29 aprile, salvo possibili proroghe la cui concessione rimane a discrezione della Commissione Europea.