Il balzo di oggi sta consentendo alle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Alessandro Foti di riprendere con decisione il movimento rialzista avviato lo scorso 21 dicembre e di puntare quota 12,19 euro, cioè il massimo storico registrato lo scorso 26 settembre.
Il superamento, confermato in chiusura di seduta, di questo top potrebbe spingere così i corsi delle azioni FinecoBank in territori finora inesplorati, con le resistenze che – come spesso accade in questi situazioni – vengono individuate in corrispondenza di cifre tonde. Sopra 12,19 euro, la prima barriera significativa per le quotazioni dei titoli del gruppo bancario milanese è, quindi, individuabile a 12,50 euro, al di sopra della quale gli obiettivi rialzisti di breve periodo sono posizionabili a 12,67 euro (livello che è stato individuato proiettando al rialzo il segmento costruito sul massimo relativo intraday del 5 aprile a 12,09 euro e sul minimo relativo intraday dell’11 aprile a 11,61 euro) prima e a quota 13 euro in seguito.
Un’eventuale chiusura di seduta al di sotto di un primo supporto statico posizionato a 11,82 euro, al contrario, potrebbe far incrementare la pressione dei venditori sui corsi delle azioni FinecoBank, con possibile discesa fino al successivo supporto individuabile a 11,61 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, le quotazioni dei titoli della principale banca online italiana potrebbero dirigersi verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 11,39 euro, al di sotto del quale il successivo target è a quota 11,13 euro.
La performance da inizio anno dei titoli FinecoBank è pari al +36,9% (+2,8% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 9 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 10,48 euro, con un potenziale ribassista del 12,8 per cento.
Prezzo di riferimento: 12,02 euro
+8,2% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 13,00 euro;
+5,4% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 12,67 euro;
+4,0% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 12,50 euro;
+1,4% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 12,19 euro;
-1,7% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 11,82 euro;
-3,4% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 11,61 euro;
-5,2% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 11,39 euro;
-7,4% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 11,13 euro.