Generali sarebbe pronta ad entrare nel segmento della previdenza privata in Cina e, a questo scopo, il gruppo avrebbe avviato dei negoziati preliminari con le autorità di Pechino.
È quanto riportano rumor di stampa, secondo i quali anche altri gruppi assicurativi, inclusa Prudential, si starebbero muovendo nella stessa direzione. Il valore del suddetto business in Cina si aggirerebbe sui 1.600 miliardi di dollari.
L’intenzione di Generali di fare il suo ingresso nel mercato della previdenza privata in Cina è coerente con la strategia del gruppo, che vede l’Asia tra le aree ad alto potenziale di crescita in cui svilupparsi ulteriormente.
Le autorità del Paese asiatico, negli ultimi tempi, hanno più volte ribadito l’intenzione di aumentare il grado di apertura degli operatori stranieri al mercato finanziario domestico, incluse le assicurazioni.
In particolare, è ora possibile per gli assicuratori esteri e le società di servizi finanziari arrivare a detenere anche il 100% del capitale di una joint venture costituita in Cina, mentre fino a qualche tempo era lo Stato cinese che aveva la maggioranza del 51 per cento.
Per esempio, Axa ha già ricevuto l’ok dalle autorità di Pechino di detenere il 100% della propria joint venture, mentre Allianz ha avuto l’ok a costituire una propria compagnia interamente posseduta.
Generali in Cina è già presente nel ramo vita con la joint venture Generali China. Tuttavia, in un’intervista dello scorso gennaio, il Group Ceo Philippe Donnet non ha mostrato grande interesse alla possibilità di aumentare la quota nella stessa.
“Per me è importante crescere e preferisco avere il 50% di una compagnia che guadagna piuttosto che il 100% di una società piccola che fa fatica a crescere”, aveva affermato il manager
Intorno alle 11:30 a Piazza Affari il titolo sale dello 0,3% a 16,75 euro, un andamento sostanzialmente in linea con l’indice di settore (+0,5%).