Mercati Usa – Apertura in rialzo, JP Morgan +3,3% dopo i conti

Partenza in rialzo a Wall Street, trascinata dalla buona intonazione dei bancari dopo le prime indicazioni positive provenienti dalle trimestrali. Dopo pochi minuti di scambi, S&P 500 e Nasdaq guadagnano lo 0,5-0,6% mentre il Dow Jones avanza dello 0,9 per cento.

In particolare, JP Morgan guadagna il 3,3% in avvio dopo aver presentato risultati migliori delle attese, trascinando al rialzo anche Goldman Sachs (+2,6%), Morgan Stanley (+3,7%) e Bank of America (+2,9%).

Nel primo trimestre 2019, l’istituto americano ha riportato un utile netto record di 9,18 miliardi di dollari (+5,4% rispetto al periodo di confronto), pari a un eps di 2,65 dollari a fronte dei 2,37 miliardi attesi dagli analisti.

Ben intonata anche Wells Fargo, che ha registrato il miglior primo trimestre degli ultimi cinque anni con una crescita dell’utile del 14% grazie al taglio dei costi operato dalla banca e a una diminuzione dei ricavi inferiore alle previsioni.

Sempre per quanto riguarda l’azionario, Anadarko Petroleum balza di oltre il 30% in scia alla notizia che Chevron sarebbe intenzionata ad acquisire la società in un’operazione da 33 miliardi di dollari, pari a 65 dollari per azione rispetto al prezzo di chiusura di ieri di 46,80 dollari.

Una stagione delle trimestrali migliore delle attese potrebbe contribuire a dare nuovo sostegno al rally dell’azionario da inizio anno, con lo S&P 500 ormai tornato a pochi punti dal record storico messo a segno lo scorso settembre.

La rinnovata propensione al rischio allontana gli acquisti dal comparto del reddito fisso, con i rendimenti dei Treasuries in rialzo su tutta la lunghezza della curva. In particolare, il tasso sul decennale risale di circa 5 punti base al 2,55% e quello sul biennale di circa 4 punti base al 2,39 per cento.

Intanto il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro tornato sopra quota 1,13 favorito anche dai dati migliori delle attese diffusi in mattinata sulla produzione industriale dell’Eurozona.

Tra le materie prime, infine, riprendono a correre le quotazioni del greggio mantenendosi sui massimi da inizio anno, con il Brent (+0,9%) a 71,5 dollari e il Wti (+1%) a 64,3 dollari.