Avvio brillante per il comparto bancario a Piazza Affari. Intorno alle 09:50 il Ftse Italia Banche guadagna l’1,7%, dopo l’ottima chiusura registrata nell’ottava appena archiviata (+2,8%).
Lo scorso venerdì il settore aveva accelerato dopo la pubblicazione dei risultati record del primo trimestre 2019 di JP Morgan, che ha innescato attese positive sulle prossimi trimestrali, che proseguiranno tra oggi e domani con le altre grande banche americane, mentre nelle prossime settimane toccherà alle europee, italiane incluse.
L’andamento delle banche tricolore è supportato anche dal restringimento dello spread Btp-Bund in area 250 pb (fonte Mts Markets), con il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che ha voluto rassicurare sulla tenuta dei conti pubblici in vista della prossima verifica da parte della Commissione Europea, dopo la revisione al rialzo del rapporto deficit/Pil al 2,4% nel 2019 nel Def approvato martedì scorso, a seguito del rallentamento della crescita (stima rivista dal +1% a +0,2%).
“Ho buoni motivi per credere che, grazie agli ultimi provvedimenti, alle proiezioni contenute nel Def e all’aggiustamento del deficit strutturale, l’esame sarà superato anche questa volta”, ha affermato Tria in un’intervista.
Sugli scudi tutti i titoli del Ftse Mib, con UniCredit (+2,2% a 12,67 euro), Ubi (+2,1% a 2,72 euro), Banco Bpm (+2,4%% a 2,10 euro), Bper (+2,5% a 3,96 euro), Intesa Sanpaolo (+1,5% a 2,32 euro) e Mediobanca (+1,4% a 9,64 euro).
Sul Mid Cap, bene Creval (+1,2% a 0,0743 euro), Credem (+1,4% a 5,13 euro), Popolare Sondrio (+1,2% a 2,40 euro) e, soprattutto, Mps (+2,5% a 1,37 euro).