Nel 2018 Iren ha contabilizzato ricavi in crescita su base annua del 9,3% a 4 miliardi.
Una dinamica legata principalmente all’incremento del prezzo delle commodities energetiche e al consolidamento di Salerno Energia Vendite (SEV) (1° maggio 2017) e del gruppo Iren Rinnovabili (1° gennaio 2018), di Maira e Spezia Energy Trading (SET) consolidate da ottobre 2018 e delle società del gruppo ACAM La Spezia (1° aprile 2018).
A ciò si aggiunge il contributo di circa 100 milioni derivante dalle sopravvenienze legate alla gestione dei certificati di efficienza energetica relativi ad anni precedenti e alla revisione della stima dei crediti per fatture da emettere della divisione Mercato.
A livello di risultati operativi, l’Ebitda aumenta del 17,8% a 967 milioni. Al netto di suddette componenti straordinarie di circa 100 milioni sopracitate, l’Ebitda sarebbe stato pari a 866 milioni (+5,6%).
Il miglioramento dell’Ebitda recurrent (circa 46 milioni) è riconducibile al consolidamento del gruppo ACAM La Spezia, alle sinergie operative e alla crescita organica.
L’Ebit è salito del 26,2% a 530 milioni, nonostante i maggiori ammortamenti accantonamenti e svalutazioni (+36 milioni circa), di cui circa 12 milioni di ammortamenti attribuibili al consolidamento del gruppo ACAM La Spezia, oltre a maggiori accantonamenti e svalutazioni per circa 11 milioni.
Il conto economico si chiude con un utile netto di gruppo di 242 milioni, aumentato dell’1,8 per cento.
Sul risultato finale hanno pesato componenti negative riferite a maggiori oneri di liability management per 30 milioni e all’adeguamento delle partecipazione consolidate all’equity per 35 milioni.
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 si esprime in 2.453 milioni, in aumento di circa 81 milioni (+3,4%) rispetto sull’ammontare di fine anno 2017. Il contenuto incremento dell’indebitamento netto, nonostante il fabbisogno legato a operazioni di consolidamento societario (circa 231 milioni), agli elevati investimenti (circa 447 milioni) e al pagamento dei dividendi (circa 113 milioni), è stato possibile grazie ad una forte generazione di cash flow operativo (circa 778 milioni).
Gli investimenti tecnici lordi sono cresciuti del 25,2% 447 milioni (+90 milioni), destinati principalmente ai settori regolati.
Il Cda proporrà ai soci un dividendo di 8,4 centesimi di euro per azione (+20% rispetto ai 7 centesimi del 2018), che verrà messo in pagamento il 26 giugno 2019 (data stacco cedola 24 giugno 2019, record date 25 giugno 2019).