Il gruppo emiliano ha chiuso il 2018 in crescita ed in controtendenza al settore. Un trend che dovrebbe confermarsi anche nell’esercizio in corso grazie al buon andamento della raccolta ordini. Il tutto mentre prosegue la strategia di espansione internazionale, finalizzata a cogliere le opportunità derivanti dai diversi trend di mercato ed aumentare l’incidenza dell’after market. Iniziative facilitate dal focus su quell’R&D grazie al quale consolidare i vantaggi competitivi, inclusi quelli attinenti ai temi della sostenibilità.
“Rafforzare e consolidare il nostro presidio su tutti i principali mercati globali anche con strutture proprietarie, mantenendo il focus sull’R&D per offrire prodotti e soluzioni sempre innovative e aumentare l’efficienza”.
Sono queste, come ricorda Fabio Tarozzi, presidente e Amministratore delegato di Siti B&T, “le priorità strategiche su cui lavoriamo e continueremo a investire per proseguire il trend di crescita che ha caratterizzato gli ultimi anni”.
Una strategia rivelatasi vincente anche in un 2018 che ha visto una contrazione dei volumi del settore per la prima volta dopo cinque anni di crescita. Esercizio nel quale l’azienda fornitrice di tecnologie e impianti completi al servizio dell’industria della ceramica ha registrato risultati positivi: più ricavi e uno scatto nella redditività.
Nel contempo, aggiunge Tarozzi, “continueremo a perseguire quello sviluppo internazionale che rappresenta uno dei pilastri del nostro percorso di crescita. Questo anche perché realizziamo all’estero quasi il 90% dei ricavi consolidati ed abbiamo raggiunto una diversificazione geografica che ci consente di crescere anche in presenza di aree di crisi e scenari incerti rendendoci maggiormente resilienti”.
Il presidio su tutti i principali mercati mondiali, anche con strutture proprietaria, consente inoltre di avere quella vicinanza al cliente necessaria per sviluppare i servizi post vendita la cui incidenza crescerà progressivamente dopo aver raggiungo poco meno di un terzo del fatturato di gruppo. Obiettivo di non poco conto in quanto questa attività ha marginalità più elevate.
Il tema della redditività si ricollega anche al secondo pilastro della strategia del gruppo, quello dell’R&D per poter offrire prodotti e soluzioni sempre innovative, in linea al cambiamento delle esigenze dei consumatori finali e con una particolare attenzione all’efficienza ed alla sostenibilità.
Una serie di iniziative grazie le quali “siamo fiduciosi di poter crescere anche nel prossimo biennio, seppure a tassi più contenuti complice anche un quadro economico ancora dominato dall’incertezza” come ricorda il Presidente di Siti B&T.
È opportuno ricordare al riguardo che CFO Sim nel suo studio prevede per il triennio 2019-2021 una crescita medio annua dei ricavi del 5% con target al 2021 di 238 milioni di ricavi a parità di perimetro. Significativo anche lo sviluppo atteso nei margini reddituali poiché l’Ebitda secondo gli analisti di CFO Sim dovrebbe crescere ad un tasso medio annuo del 7% per superare i 24 milioni nel 2021; esercizio nel quale i margini dovrebbero collocarsi poco al di sotto del 10 per cento.
Fabio Tarozzi, Ceo di Siti B&T, illustra le priorità strategiche
“Aumentare ulteriormente la spinta sull’espansione internazionale, per poter sfruttare le opportunità derivanti dai diversi trend di mercato, e continuare a investire nell’attività di ricerca e sviluppo per poter offrire sempre nuovi prodotti in linea alle esigenze dei nostri clienti”.
Sono queste, come illustra Fabio Tarozzi, presidente e Amministratore delegato di Siti B&T, “le priorità strategiche cui stiamo lavorando per proseguire il nostro percorso di crescita pur in uno scenario incerto, in cui noi siamo comunque riusciti a incrementare le quote di mercato a conferma della bontà della nostra strategia”.
Il tutto senza dimenticare la possibilità di sviluppo per linee esterne. Un tema da tempo all’attenzione del team che affianca Tarozzi al vertice del gruppo, con scelte non facili in quanto devono rispettare l’imperativo di creare valore.
“Internazionalizzazione per essere leader globali”
Quasi il 90% dei nostri ricavi derivano dall’export e noi “vogliamo consolidare e rafforzare ulteriormente la nostra presenza internazionale per avere un presidio che sia il più ampio possibile su tutti i mercati globali”.
Una strategia che, prosegue Tarozzi, “riduce il rischio di business, contrastando eventuali aree di criticità locali grazie a quella diversificazione geografica che consente di cogliere le opportunità dei diversi trend di mercato”.
Ma c’è pure altro in quanto, aggiunge il Ceo di Siti B&T, “avere una presenza all’estero così diffusa permette di poter seguire quelli che sono i diversi trend di mercato, come ad esempio le opportunità offerte dall’urbanizzazione in Nord Africa, i cambiamenti tecnologici in Brasile o un mercato come la Russia, che ha dovuto spingere maggiormente sulla componente locale a causa delle sanzioni”.
Ed una maggiore internazionalizzazione significa anche “avere una presenza proprietaria in tutte le principali aree del mondo. Presenza grazie la quale sviluppare i servizi post vendita; business caratterizzato da marginalità più elevate e minor dipendenza dal ciclo economico”.
Ricordiamo al riguardo che il gruppo emiliano presenta già oggi un fatturato customer services prossimo al 30% dei ricavi consolidati e noi vogliamo crescere in misura significativa in quanto possiamo farlo merito la presenza sui diversi mercati e quindi la possibilità di essere vicini ai nostri clienti.
Il focus sulla ricerca e sviluppo
Il ruolo dell’R&D è sempre stato centrale nella storia di Siti B&T, fondata nel lontano 1961 dai due soci Fausto Tarozzi ed Emer Barbieri. Una funzione strategica, sostenuta con investimenti importanti anche nei momenti più difficili.
E questo proprio perché, puntualizza Tarozzi, “vogliamo salvaguardare i vantaggi competitivi conquistati sul versante tecnologico e quindi essere in grado di seguire i trend dei consumatori offrendo ai nostri clienti, i produttori delle ceramiche, le modalità migliori per realizzarli a prezzi competitivi”.
Un percorso perseguito anche nel 2018 con investimenti nell’attività di R&D superiori ai sette milioni per ricercare nuove soluzioni innovative quali fattori qualificanti per la crescita e il posizionamento competitivo a livello globale.
Più in particolare la “R&D ci permette di aggiornare costantemente la gamma prodotti e lanciare soluzioni innovative per affrontare i cambiamenti della domanda” conferma Fabio Tarozzi. “È un driver fondamentale per mantenere il nostro vantaggio competitivo e per poter costantemente offrire ai nostri clienti prodotti in grado di soddisfare le mutate esigenze dei consumatori finali”.
Tale attività si declina inoltre nel tentativo di ridurre i costi del prodotto finito per i clienti e nel tema della sostenibilità. “Il business della ceramica è molto automatizzato ed è sostanzialmente una produzione di linea che richiede maggiore efficienza per aumentare la produttività”.
“È una produzione energivora in cui il consumo di gas incide per una percentuale piuttosto elevata sul costo del prodotto finito e in un contesto dove la sostenibilità sta diventando una priorità a livello industriale offrire macchinari a basso impatto ambientale costituisce un vantaggio competitivo”.
“Nel 2018 siamo cresciuti in controtendenza al settore”
“I risultati del 2018 evidenziano il trend di crescita in corso, in controtendenza rispetto ai dati in contrazione del settore, a testimonianza della bontà delle nostre scelte strategiche portate avanti in questi anni” dichiara il capo azienda.
Dopo cinque anni consecutivi di crescita dei volumi, infatti, il 2018 è stato un anno di contrazione per il settore delle macchine e tecnologia per ceramica, con i dati di categoria ACIMAC che hanno evidenziato un calo del 4,4% del mercato.
In tale contesto, Siti B&T ha registrato ricavi in aumento dell’1,4% a 206,2 milioni, con una quota export passata dall’83,5% all’88,2% grazie soprattutto alla crescita in Emea e nelle Americhe.
“Abbiamo mantenuto il focus sulla ricerca e sviluppo e spinto ulteriormente sull’espansione internazionale e sulla nostra capacità tecnologica di fornire impianti chiavi in mano, elemento che ci differenzia da numerose aziende del settore”.
Una strategia che nel 2018 ha consentito di aumentare le quote di mercato, migliorando al contempo la redditività grazie a un mix più favorevole di prodotti e zone geografiche.
L’Ebitda è cresciuto del 12% a 18,1 milioni, con un’incidenza sul fatturato in aumento all’8,8% (+80 punti base), mentre la bottom line ha evidenziato un incremento dell’utile netto del 38,7% a 6,9 milioni, beneficiando anche di minori oneri non ricorrenti e minori perdite su cambi (+0,08 nel 2018 da -1 milione nel 2017).
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 42,9 milioni, in aumento rispetto ai 33,6 milioni al 31 dicembre 2017 complice il maggior assorbimento del capitale circolante. Tale dato è riconducibile a importanti incassi di lettere di credito avvenuti soltanto lo scorso gennaio e a una diminuzione degli acconti da clienti.
Lo scenario dei prossimi semestri
Lo scenario per i prossimi mesi conferma un quadro economico ancora dominato da incertezza, dagli effetti del conflitto commerciale al rallentamento della crescita globale, rafforzando quindi principi ispirati alla prudenza.
La fiducia nella strategia intrapresa consente comunque al management di prevedere risultati “in linea ai nostri obiettivi di budget prefissati, anche in considerazione del portafoglio ordini in corso”, afferma Fabio Tarozzi.
E l’order intake di quest’anno potrà contare su un’importante commessa in Pakistan del valore di circa 37 milioni che il gruppo ha annunciato lo scorso 10 aprile, a ulteriore dimostrazione della capacità di Siti B&T di fornire una filiera di tecnologie uniche al mondo per completezza produttività e risparmio energetico.
“Lo scenario del settore per il 2019 vede una contrazione in Europa, mentre dovrebbe mostrare ancora grande dinamismo nel resto del mondo grazie al continuo successo delle superficie ceramiche nelle applicazioni sia per interni che per esterni”.
Un trend che, salvo sorprese ed eventi straordinari ad oggi non ipotizzabili, dovrebbe riproporsi nel 2020.
Corporate Family Office rilancia il buy sul titolo
CFO Sim ha confermato il Buy dopo i dati 2018 pur limando il target price da 10,10 a 9 euro; valore che incorpora un potenziale up side di quasi il 100% rispetto alle quotazioni attuali.
Il tutto in presenza di un approccio più cauto, complice l’incertezza del quadro economico. Le proiezioni indicano così una crescita medio annua dei ricavi del 5% al 2021, quando il fatturato dovrebbe raggiungere circa i 238 milioni.
La domanda di prodotti e processi innovativi dovrebbe inoltre sostenere l’espansione della redditività, con un Ebitda stimato in aumento a un tasso di crescita medio annuo di oltre il 7% a 22,4 milioni nel 2021 e una marginalità poco sotto il 10 per cento.
Infine, da un punto di vista valutativo, la Sim sottolinea che la debolezza delle quotazioni in borsa negli ultimi mesi ha fatto aumentare lo sconto rispetto i peers, nonostante il parziale recupero da inizio anno.
Il titolo tratta infatti a 7,5x il P/E 2019 e a 4,8x l’EV/EBITDA 2019, rispetto a 15,1x e a 7,8x della mediana dei peers italiani.