Il consiglio di amministrazione di Prysmian si è riunito per riesaminare i risultati del 2018 alla luce delle nuove problematiche riscontrate nel progetto WesternLink e delle richieste di risarcimento danni ricevute in conseguenza di una decisione dell’Antitrust europea del 2014.
Accanto alla revisione dei risultati dello scorso anno, la società ha confermato la guidance 2019, con l’Ebitda rettificato combined stimato fra 950 e 1.020 milioni e Free Cash Flow a 300 milioni, dopo 90 milioni di costi di ristrutturazione.
Rimane invariata anche la proposta di dividendo, pari a 0,43 euro per azione.
Riguardo allo scorso esercizio, il CdA ha effettuato un ulteriore accantonamento legato al progetto per 70 milioni, a fronte delle penali riviste contrattualmente, dei costi di riparazione, dei costi accessori e di ulteriori possibili riparazioni necessarie nel prevedibile futuro.
Le richieste di risarcimento danni hanno invece comportato un accantonamento di 25 milioni.
Su queste basi, il fatturato di gruppo si attesta a 10.105 milioni (10.053 in precedenza), con una riduzione di 53 milioni rispetto a quanto precedentemente indicato ascrivibile alla divisione Projects.
Il progresso rispetto al 2017 è ora pari al 27,8%, mentre la crescita organica si riduce dunque dal 3,3 al 3,8 per cento.
Il nuovo Ebitda rettificato è pari a 693 milioni (763 milioni in precedenza), con un calo del 9,2% rispetto all’anno precedente dovuto ad accantonamenti legati al progetto WesternLink passati da 95 a 165 milioni.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto ridottosi da 130 a 58 milioni, incluso anche l’accantonamento per 25 milioni per richieste di risarcimento danni, evidenziando così un calo del 76% rispetto allo scorso esercizio.
A livello full combined, ovvero includendo l’apporto di General Cable per gli interi esercizi 2017 e 2018, il giro d’affari cresce dell’1,5% a 11.524 milioni (11.577 milioni in precedenza), mentre l’Ebitda adjusted mostra un calo del 22,5% a 767 milioni (837 milioni in precedenza).
Infine, dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è rimasto invariato a 2.222 milioni rispetto ai 436 milioni di fine 2017, per effetto dell’esborso di circa 2,6 miliardi per l’acquisizione di General Cable.