“Siamo molto soddisfatti degli incontri effettuati e abbiamo riscontrato diverse manifestazioni di interesse da parte degli investitori. La nostra strategia è sempre attenta ad una rendicontazione costante al mercato sui progressi nella realizzazione del piano industriale e questo atteggiamento sta portando i suoi risultati”.
Sono queste le parole utilizzate da Luca Abatello, Presidente e Ceo di Circle, in un’intervista a commento dell’Investor Day organizzato lo scorso 16 aprile da Integrae Sim. “Occasione nella quale abbiamo riscontrato una grande professionalità da parte degli interlocutori con i quali ci siamo confrontati”
Più in particolare, illustra Abatello, “Il clima nei nove incontri one-to-one si è rivelato estremamente positivo, con una decisa attenzione degli investitori verso la nostra realtà che proprio ora sta entrando nella fase clou del M&A e dell’attuazione del piano industriale”.
Il Ceo di Circle prosegue ricordando che “recentemente abbiamo lanciato due iniziative ‘market friendly’, quali lo scrip dividend, assegnazione di azioni a titolo di dividendo, e il programma di acquisto azioni proprie (buy back). Iniziative molto apprezzate dal mercato”.
Il Presidente e AD di Circle si è poi soffermato sul ruolo attivo degli investitori istituzionali nel capitale di Circle in quanto “molti di essi hanno sollecitato operazioni esogene dichiarando il supporto anche in presenza di operazioni impegnative a valle di questa prima fase di crescita realizzata ed in corso attraverso linee interne e piccole acquisizioni. Disponibilità manifestata anche da altri investitori”.
Un atteggiamento che, completa Abatello sull’argomento in esame, “testimonia la fiducia sulla capacità di execution dei nostri piani di sviluppo, fra i quali l’efficiente ed efficace integrazione della neo acquisita Info.era”. Un tema, quello delle acquisizioni decisamente importante poiché “sussistono e si amplieranno nei prossimi anni, ampi spazi di mercato grazie all’evoluzione della Supply Chain”.
Il capo azienda si è espresso infine sul ruolo e sul peso degli investitori istituzionali nell’ambito del flottante, pari oggi al 20% precisando che: “In un’ottica ideale vorremo che sia diviso a metà tra investitori istituzionali e retail. I primi sono importanti in quanto sono investitori di medio-lungo termine e quindi ci accompagnano nell’esecuzione del piano, che ad oggi stiamo rispettando in tutti i suoi step intermedi, mentre i piccoli sono al tempo stesso fondamentali e in grado di garantire una liquidità giornaliera agli scambi”.
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