GPI – Linee guida del piano strategico industriale 2020-2022

GPI, leader nei Sistemi Informativi e Servizi per la Sanità e il Sociale, presenta oggi le linee guida del piano strategico industriale 2020-2022, che illustrano le principali direttrici di sviluppo previste per il triennio e costituiscono il perimetro entro il quale sarà sviluppato, nel corso del 2019, il Piano Strategico Industriale.

Sempre più globali Il percorso di internazionalizzazione prosegue con una crescita legata principalmente alle aree Software, Automation e Pay. Si stima un importante incremento nel triennio del mercato estero, con un contributo significativo derivante da acquisizioni di società in area Software, con un range di 20-30 milioni di ricavi. Le aree geografiche di azione sono: DACH (Germania, Austria e Svizzera), Russia, Cina e Far East, Israele e Middle Est, Nord e Sud America.

Crescita del private healthcare Focalizzazione e sviluppo del mercato Healthcare privato con una stima di raddoppio del peso percentuale di tale segmento sul totale dei ricavi Healthcare nel periodo di piano.

Leadership nel mercato healthcare italiano Mantenimento posizioni e acquisizione di grandi appalti nazionali/regionali, acquisizione di aziende con prodotti e clienti che completano l’offerta e di start-up eccellenti che facciano da driver di innovazione per la digitalizzazione del mondo Healthcare. Promozione delle iniziative R&S su: Intelligenza Artificiale per la medicina predittiva e per i percorsi di cura; Digital Transformation per i percorsi di accoglienza e per il Patient Relationship Management; Automazione della logistica trasfusionale e di sala operatoria.

Da provider a partner Conferma della natura multi-business di GPI: sviluppo delle ASA e proposta di soluzioni inter ASA per sostenere il passaggio di modello di business da provider a partner delle organizzazioni socio sanitarie.

Da prodotti/servizi a soluzioni integrate Aumento progressivo e continuo dell’integrazione tra le componenti di servizio, software e tecnologiche per rispondere proattivamente all’evoluzione dei modelli di cura e della domanda di salute