Il gruppo ha chiuso il 2018 con ricavi in aumento del 25,8% a 149 milioni (+26,4% a cambi costanti). A parità di perimetro il fatturato è cresciuto dell’8,4% a 119,1 milioni, escludendo il contributo di Autoclima acquisita nel settembre 2017.
Per quanto riguarda i singoli business, si segnala il +27,4% a 91,9 milioni del mercato Automotive, il +15,5% a 15,7 milioni nell’Hospitality e il +90% a 20,9 milioni nelle Components&Spare Parts, mentre il Leisure ha registrato un calo del 7,6% a 12,3 milioni.
A livello geografico le Americhe hanno evidenziato uno sviluppo del 47% a 29,1 milioni, l’Italia ha segnato un +31,7% a 39,6 milioni, l’Europa un +18,2% a 70,6 milioni e il Resto del Mondo un +26,4% a 6,6 milioni.
In aumento i margini operativi in valore assoluto, registrando però una diminuzione della redditività complice il cambiamento del mix delle vendite e il consolidamento di Autoclima, che presenta una marginalità inferiore.
L’Ebitda adjusted ha segnato un +16,2% a 23,7 milioni, con un’incidenza sui ricavi al 15,9% (-240 punti base), mentre l’Ebit adjusted è cresciuto del 13,8% a 19,8 milioni, con una marginalità al 13,3% (-140 punti base).
L’utile netto è diminuito del 16,1% a 11,5 milioni, complice l’incremento del carico fiscale, mentre il risultato 2017 aveva beneficiato dell’effetto positivo per 2,1 milioni legato alla rimisurazione al fair value dell’interessenza detenuta in Clima Motive.
Dal lato patrimoniale, infine, l’indebitamento finanziario si è attestato a 5,9 milioni, in calo rispetto ai 14,7 milioni al 31 dicembre 2017.